eccomi !! un po' tardi ...ma meglio tardi che mai...
comunque cari miei compagni d' avventura.... non perchè io sono il
webmaster, i vostri commenti devono essere sempre "sdolcinati", anzi cercate di essere Obiettivi !! certo che sono sicuro che per tutti è stata una bella giornata, ma sono altrettanto sicuro che le varie deviazioni, gli errori di traiettoria per non parlare delle scarpinate sulla roccia con la bici in spalla siano state motivo di qualche bel "porcone" giustamente pensato e magari non esternato !!!
a parte gli scherzi
![Mr. Green :mrgreen:](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
purtroppo questi sono gli imprevisti dei "giri perlustrativi" alla ricerca di tratti sempre nuovi che è sempre stato un po' il mio pallino...
Tornando al pomeriggio ciclistico direi che piu' che la fresca brezza mi ha allietato il vedere al punto di ritrovo Sandro e il "nuovo" Filippo che sarebbero stati con Maury, raccolto a villa di Serio, i miei ottimi compagni d' avventura.
Da subito li ho avvisati della mia malsana idea di percorrere un tracciato sicuramente NON semplice, anche solo per le salite che avevo programmato, ma devo dire che mai nessuno ha avuto dubbi sulla mia capacità di guida e fin troppo fiduciosi mi hanno seguito... anzi mi hanno preceduto, visto che come spesso i miei compagni li vedo solo dal loro lato B....
Comunque la comoda ciclabile seriana fino ad Albino è servita a scaldare le gambe, a fare 4 chiacchiere tra amici ed è bastata per capire che Filippo ha un gran bel motore che fa girare i pedali della sua stumpjumper...
Abbandonata la ciclabile al ponte Romano attraversiamo Albino con qualche tratto di sentiero fino ad imboccare la mitica via Perola... perchè mitica ? perchè è l' inizio della BELLA salita oltretutto solo parzialmente ombreggiata, ma da subito con pendenze ragguardevoli. La prima sosta dopo aver già macinato un buon dislivello al bivio dove si imbocca la rampa del "col de Bates" che abbiamo affrontato con la dovuta cautela visto che nessuno dei mie compagni aveva avuto il piacere di averla percorsa prima....
con grande fatica, almeno per quanto mi riguarda, e con qualche pausa ma sempre in sella sono comunque arrivato all' anelato piano dei 868 m del Col de Bates... qui sbirciando sul retro della casetta che si trova sulla strada abbiamo potuto ammirare il panorama di una limpida giornata agostana praticamente di tutta la valle Seriana..
Poche chiacchiere perchè il percorso aveva ancora salite... ed infatti affrontiamo il sentiero che sale fino all' abitato di Ganda godendoci i bei pezzi di sentiero e cercando di sopportare i 2 tratti a spinta che inevitabilmete si affrontano con la bici a fianco a causa delle rocce.
L'acqua della fontanella di Ganda, seppur calda come la pis... ci sembrava Champagne !!
.. ma via, perchè la salita non è finita... infatti ci aspetta ancora l' ascesa fino al ristorante in vetta al Poieto che raggiungiamo pedalando sulla cementata dell' osservatorio che offre sì un gran bel panorama, ma richiede anche una bella fatica per la pendenza... almeno fino alla stalla dove il fondo diventa sterrato e la pendenza cala. Sul soleggiato pratone del ristorante la gente incuriosita guardava la mia maglietta matita di sudore, mentre io apprezzavo insiema i miei "soci" una bella tazza di thè caldo soprattutto gongolandomi del fatto che la salita era finita !!
E quindi giu’ sul pratone a prendere la sterrata verso la forca di Aviatico, una filante discesa dal fondo compatto all’ ombra con una brezza quasi freddina…
Al bivio incontrato girando a destra ci dirigiamo verso la val del Gru’ non prima di esserci fermati a rimirare la maestosità dell’ Alben… sempre giu’ imboccando il sentiero a fianco di una casetta per entrare nel bosco, quando un piccolo guaio meccanico ha evidenziato quanta poca conoscenza tecnica avessimo…
Infatti una piccola mollettina del freno fuori sede ci ha impegnato per circa mezz’ora senza che riuscissimo a fare di meglio che smontare tutto e nastrare il freno alla forcella costringendo il nostro Filippo ad affrontare la discesa tecnica di un bellissimo single track con il solo freno posteriore….
Una volta giunti alla val del Gru’ rifocillati alla fresca fontana e dopo esserci imbattuti in uno sperduto cellulare … abbiamo affrontato il pezzo OSTICO… o meglio.. già per trovare l’ imbocco ci siamo sparati una salitella, 2 avanti e indietro alla ricerca del sentiero per poi scoprire che una freccia bianco/rossa grande come una casa indicava la direzione… eppure nessuno dei miei compagni ha proferito improperi… nemmeno quando il sentiero che si presentava con diversi passaggi trialistici e tratti impedalabili e con l’ apoteosi finale di discesa di circa 100m di dislivello su tornantini di roccia stretti come una scala a chiocciola !!!
Una fatica immonda ripagata dal fatto di essere pero’ sbucati nell’ incantevole Val vertova con il suo limpidissimo torrente dall’ acqua fresca… o fredda ?? cosa ne dici Maury ??
A questo punto veramente piacevole il discendere la valle sulla sua carreccia quando ormai si avvicinava l’ imbrunire che ci ha costretto poi ad un trenino forsennato sulla ciclabile Seriana fino a casa …
A proposito… ma il cellulare ?? vi dico che la proprietaria mi ha contattato e mi ha quasi obbligato a portaglielo a casa e poi l’ unico ringraziamento è stato un “grazie” sussurrato mentre velocemente entrava in macchina … (poto’ fregiarmi di una stella di Giovane Marmotta per buona azione compiuta… )
Grazie quindi a Filippo Sandro e Maury per questo bel pomeriggio di ciclo trekking !!!