Partenza alle 7:30 da Bergamo, arrivo a Salò, il tempo di cercare parcheggio e non è facile nel giorno di mercato di una stupenda giornata preludio dell'estate 2011. A fatica ci troviamo un posto e cominciamo lo scarico e l'assemblamento delle bike, smontate per il trasporto.
Partiamo seguendo la traccia dei Bikers di Brescia e scendiamo sul lungo lago ad ammirare il lago. Piccola sosta per il pane e poi si cominciamo a salire verso Seniga lungo una salita in asfalto attraverso gli ulivi molto panoramica. Arriviamo fino all'Hotel Colomber e la strada comincia ad impennarsi e di molto anche. In pratica parte una sterrata che arriva fino al Pizzocolo. La salita è infinita, interminabile e calda. I boschi sono secchi ed aridi come luglio. La sete si fa sentire e di acqua lungo il percorso non ce ne neanche a pagarla. I miei compagni son tutti avanti a me ed arrivati nei pressi del Rifugio Pirlo ci ricompattiamo. Altra sterrata ed altra salita. Per chi ha la gambe si può fare in sella per chi non le ha le usa a piedi. Caldo e sete fanno il resto.
Si arriva sotto la cima ma il cartello CAI indica che manca ancora un'ora e 10. E così è tra pezzi a spinta e pezzi pedalati arriviamo alla croce del PIzzocolo, così chiamato perché la sua forma ricorda uno zoccolo e la sua cima fu fortificata nel corso della prima guerra mondiale nell’eventualità di una invasione dell’esercito austriaco proveniente dalla Val Vestino.
Il panorama è incredibile e mozzafiato. Si vede un puntino in lontananza da dove siamo partiti e sembra incredibile che siamo riusciti a coprire tutta questo dislivello. Giriamo smarriti sulla vetta non sapendo se dobbiamo rilassarci per la discesa, bere per reidratarci, guardare lo spettacolo della natura.
Alla fine in cima ci arriviamo tutti, con Alessandro che lascia la bici per percorrere a piedi gli ultimi 300m.
Ma è gia ora di scendere e di rimetterci in sella e giù a capofitto sul ancora altra sterate in piedi fino al Passo di Buelino. Da qui prima di entrare in un sentiero poco visibile ed arriviamo ad una casa che ha una fontanella sul retro. Miracolo!!! e così possiamo reidratarci alla grande. La discesa comincia a diventare più tecnica ed arriviamo nuovamente al Colomber dove ci fermiamo a bere Radler e Birra come fosse nettare degli Dei.
Riprendiamo la strada asfaltata percorsa all'andata fino ad un bivo dove saliamo per San Bartolomeo. Ancora un km di salita e poi prendiamo il sentiero 17 molto tecnico e ripido che ci riporta a Salò. Arriviamo distrutti ma soddisfatti.
Un Grazie a Ronzino, Flinstones, Gigi, Mangili, Ale, Maurizio, Locadel.
Alla Prox
LA TRACCIA
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