rieccomi....dicevo :
difficile cercare di comprimere in poche righe il commento dell' ennesima grande giornata di montain bike e soprattutto riuscire a trasmettere le diverse emozioni provate ieri....
L' inizio della giornata è la sveglia quando è ancora buio con la stanchezza di una settimana appena conclusa ma con l' entusiasmo di un bambino per l' idea di pedalare su un percorso nuovo, ricco di natura e di storia.
Già la prima piacevole sorpresa al ritrovo dove oltre ai confermati Ginamaria, Bikers90, Vano e Alessandro si presentano Francesco e Gigi.
Il vaggio in auto fino a Darfo oltre a scambiare 4 chiacchiere serve anche a risvegliare la mia mente ancora assonnata e dà modo al sole di fare capolino lasciando presagire di una splendida giornata non certo autunnale....
Gli ultimi preparativi dei mezzi e zaini e dopo che brevemente illustro
"la teoria" del giro finalente alle 08.10 partiamo.
Devo dire che l' inizio subito ci propone un bella salita oltretutto asfaltata e non poco trafficata che non entusiasma gli animi ma la prendiamo come necessario trasferimento e soprattutto ci rendiam oconto che i vari manicotti e giacchette sono già superflue. La valle si apre davanti a noi raggiungiamo Angolo e quindi cominciamo ad avvicinarci al Dezzo. Appena riusciamo imbocchiamo i pezzi della vecchia via Mala che piu' sia addicono al nostro spirito e oltrettutto sono quelli che offrono gli scorci migliori. Infatti passare sotto la roccia scavata dall' uomo e vedere in basso il lavoro fatto dall' acqua che ha eroso la pietra ci obbliga ad una pausa contemplativa.. giusto il tempo di qualche foto, visto che comunque all' ombra l' aria è ancora frizzante... saliamo per la valle sempre a fianco del torrente con alcuni tratti sulla nuova ed altri sulla vecchia via... Già arrivare ai 1.000 slm di Vilminore ci ha fatto consuamre energie che oltre alle solite barrette reintegriamo anche con gli sguardi alle assolate cime "delle dolomiti orobiche" mentre l' osteria di Pianezza ci offre un buon caffè con il solito commento della Sciura. : "otèr siì màcc andà sò in bici !!" ma ormai la diga è alla nostra portata... ci manca, dopo l' approvvigionamento idrico al bellissimo lavatoio della frazione, un rampone in cemento e "giusto" quei 20 minuti con la bici a fianco spinta con gran fatica su tornantini ciottolati perfettamenti esposti al sole agostano di oggi.... Ma lo spirito del gruppo è quello che piace a me... tutti sudati ma tutti con la battuta pronta e il sorriso del divertimento. Divertimento che ha sicuramente il suo massimo nel pedalare l' incantevole o forse piu', sentiero esposto, ma perfettamente protetto e in piano che in circa 2 km ci porta proprio alla diga che cominciamo ad intravvedere man mano ci avviciniamo. Certo che giungendo in prossimità di quello che resta della diga si percepisce quello che puo' essere stato il disastro che ha subito...
Noi oggi abbiamo apprezzato la bellezza dello scenario naturale che ci si è presentato.
A questo punto una meritata pausa con tanto di foto di rito ci ha ridato la forza per ripartire, confidando nella discesa....
"La teoria" parlava di sentiero tecnico roccioso con breve tratto a spinta.... la pratica racconta di sentiero molto incazzato, molte rocce e un lungo tratto a piedi che oltre ad aver rovinato il ritmo ha costretto il nostro "Brumotti" appunto ad una evoluzione che ha profocato l' unica
"foratura" del giorno... peccato che il buco non sio sia richiuso spontaneamente ma abbia richiesto la solita nastratura d' emergenza... e che non ha interessato il tubless, ma la gamba destra.
Ma anche qui il gruppo non ha perso l' allegria nonostante per raggiungere Bueggio abiamo impiegato circa un' ora di grande camminata.
(qui forse mi sento di consigliare di cercare un' alternativa possibile, come ridiscendere verso Pianezza per poi prendere un traversino che dallla cementata scende verso Bueggio)
A Bueggio, ripreso l' asfalto, risaliamo a Teveno dove il solito lavatoio riempie le borracce prima di percorrere uno dei tratti piu' belli del percorso. Una carreccia che diventa sentiero che con un continuo e divertente su e giu' interamente pedalabile ci permette di raggiungere le vicinanze di Magnone dove riprendiamo l' asfalto. Attraversiamo Colere disinvoltamente vista la lieve pendenza a favore e quindi giu' nelle varie frazioni Grana e Castello. Qui Francesco prende la direttissima per tornare alla macchina, mentre gli altri continuano per completare l' intero percorso. Infatti proseguiamo sulla provinciale verso la Presolana e dopo circa 1 km al ristorante Serenella imbocchiamo una bellissima carreccia mista a sentiero tutto nel bosco facilmente pedalabile non senza fatica visto che anche qui è stato un continuo su e giu'. Ad un tratto il comodo sientiero si guasta e diviene un piccolo passaggio stretto in salita ed a tratti esposto.... All' inizio nessun problema, tutti i compagni hanno accettato di buon grado anche questo tratto indigesto, ma la meraviglia è stata quella di vedere che nessuno si è lamentato nemmeno quando "la teoria" ci ha mostrato che il tratto IMPOSSIBILE è durato qualche kilometro e circa 1 ora TUTTO A SPINTA con tratti VERAMENTE PENDENTI. O i compagni di viaggio avevano così soggezzione del webmaster oppure il gruppo era proprio quello con lo spirito d' avventura (per questo tratto purtroppo non vedo possibilità di alternative, ma forse vista la bellezza del prima e dopo potrei anche rifarlo...). Comunque ci siamo accorti che l' incubo era finito, quando ormai veramente sconsolati, per non dire scogl... abbiamo sentito un bel colpo di fucile che oltre a spaventarci, quali prede indifese, ci ha invece fatto sbucare in prossimità di una serie di baite che presentavano una bella carreccia. Quindi rimettere il *bip* sulla sella è stato un vero piacere anche se la comoda sterrata non era ancora in discesa ma sempre con dislivello altalenante...
Bello fino ad Anfurro piccolo centro sopra l' incantevole lago Moro che abbiamo raggiunto impiegando le ultime forze rimaste ma assolutamente necessarie per affrontare una bella carreccia ciottolata a volte con sassi smossi e con notevole pendenza. Il lago con il suo effetto rilassante ci ha imposto una sosta per festeggiare l' impresa di aver concluso non tanto un giro di mountain bike,
ma una fantastica giornata !! Carino comunque anche il paesino sulle rive del Lago e ancor piu' piacevole la discesa asfaltata che ci ha riportato alle macchine...
Grazie a tutti i compagni, anzi AMICI di viaggio, sia per il piacere di aver condiviso con me l' esperienza di oggi e soprattutto per la piena fiducia dimostrata NON avendo MAI ASSOLUTAMENTE dubitato della mia "teoria" che non è sempre stata confermata dalla "pratica"....