Chat Mercoledi 9 Giugno
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Chat Mercoledi 9 Giugno
Buongiorno a tutti..
oggi sono di fretta ...
a presto ...
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Maurizio Ghezzi
Chi non ci crede stia a casa .....
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Buongiorno a tutti.
Oggi sono.
E questo già è cosa buona.
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Buongiorno a tutti, bella giornata oggi speriamo che tenga, se riesco a tornare presto da Bologna faccio un giro in MTB non sò a che ora!!
maimolà! Beppe
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lench...ma...seguench...ogni...tat...fermass
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Buongiorno,
.... ieri sera il sostituto del mio Medico leggendo l'esito della risonanza magnetica del mio gon sx ha provato a dirmi che ... udite udite
"""E' NECESSARIO ABBANDONARE L'ATTIVITA' CICLISTICA EVITARE ATTIVITA' QUALI LA CORSA LIMITARSI A FARE PALESTRA ESERCITANDO SOLO LA PARTE DEL TRONCO TUTTAL'PIU' PREDILIGERE SPORT IN ASSENZA DI PESO VDS NUTOTO"""
....alchè l'ho stoppato uè uè calma calma speta n'atem mira il dito (il dito in questione, per educazione, era l'indice che ondeggiava a dx e a sx..) .... e ho prontamente deviato l'argomento verso il bronco che ancora nn si è del tutto liberato dalla costipazione .... quindi sono uscito dalla "bottega" con la mia bella ricettina bianca per l'acquisto di un fluidificante .....
sintetizzando - MI DOVRETE SOPPORTARE ANCORA QUALCHE MIGLIAIO DI KM -
.... ieri sera il sostituto del mio Medico leggendo l'esito della risonanza magnetica del mio gon sx ha provato a dirmi che ... udite udite
"""E' NECESSARIO ABBANDONARE L'ATTIVITA' CICLISTICA EVITARE ATTIVITA' QUALI LA CORSA LIMITARSI A FARE PALESTRA ESERCITANDO SOLO LA PARTE DEL TRONCO TUTTAL'PIU' PREDILIGERE SPORT IN ASSENZA DI PESO VDS NUTOTO"""
....alchè l'ho stoppato uè uè calma calma speta n'atem mira il dito (il dito in questione, per educazione, era l'indice che ondeggiava a dx e a sx..) .... e ho prontamente deviato l'argomento verso il bronco che ancora nn si è del tutto liberato dalla costipazione .... quindi sono uscito dalla "bottega" con la mia bella ricettina bianca per l'acquisto di un fluidificante .....
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Nec Recisa Recedit
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
We! Collega di bronco incaxxoso!
Il fluidificante ti serve per incrementare la "fluidità" della pedalata?
Il fluidificante ti serve per incrementare la "fluidità" della pedalata?
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
giorno...
da stamanche che sono di corsa nella speranza della tranquillità pomeridiana sulla sella !!
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Marco
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
A proposito di bronchi come stanno i tuoi Roti?? Hai poi messo in atto la missione PS?RoTi91 ha scritto:We! Collega di bronco incaxxoso!
Il fluidificante ti serve per incrementare la "fluidità" della pedalata?
Uè Frank non fare scherzi ! Non tornare dal medico finchè non rientra l'originale che spero sia stato piu' magnanimo sull'esito della risonanza.
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Qualche lieve miglioramento, grazie, ma la pedalata "tranquilla" di lunedì non m'ha aiutato.
Per il momento la missione PS è in standby.
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
RoTi91 ha scritto:We! Collega di bronco incaxxoso!
Il fluidificante ti serve per incrementare la "fluidità" della pedalata?
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Meno male che non sei venuto oggi perchè è stata molto più "TRANQUILLA" di quella di lunedì, ti faccio solo un nome: PIGHET questo dovrebbe bastare...................RoTi91 ha scritto:Qualche lieve miglioramento, grazie, ma la pedalata "tranquilla" di lunedì non m'ha aiutato.
Per il momento la missione PS è in standby.
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
ivan ......DOVE SEI ??? il tuo silenzio mi preoccupa !!!!!!!!
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
sera a tutti...
dopo il bel, caldo, giro di oggi me ne sarei stato sulla mia personalissima poltrona a rimirare il mio fantastico nuovo manto erboso, anzichè essere qui tra le 4 mura di mattoni rossi....
dopo il bel, caldo, giro di oggi me ne sarei stato sulla mia personalissima poltrona a rimirare il mio fantastico nuovo manto erboso, anzichè essere qui tra le 4 mura di mattoni rossi....
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Non è che nutrissi molti dubbi in merito... GM+WM+Yoo+Broncospasmo=Ahi ahi ahiyoo_it ha scritto:Meno male che non sei venuto oggi perchè è stata molto più "TRANQUILLA" di quella di lunedì, ti faccio solo un nome: PIGHET questo dovrebbe bastare...................RoTi91 ha scritto:Qualche lieve miglioramento, grazie, ma la pedalata "tranquilla" di lunedì non m'ha aiutato.
Per il momento la missione PS è in standby.
Che giro avete fatto di bello?
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
lasciando ad un pomeriggio piu' calmo la bella Val Vertova... (forse martedì prox)RoTi91 ha scritto:
Che giro avete fatto di bello?
abbiamo deciso e fatto :
via Calvarola, S. Rocco, spinta fino a metà della salita del Pighèt...
discesa, quasi, fino a Cà del lacc, giu' a Olera, fantastico single track fino a Burro e poi....
anzichè la classica Filaressa, abbiamo cercato varianti e, come spesso accade, l' abbiamo trovata e di notevole gradimento...
in pratica siamo andati giu' verso il fiume Nese e dopo averlo attraversato abbiamo seguito il fiume su una vecchia condotta cementata, passando nelle vecchie cave siamo scesa alla busa di nese con un bel sentierino tecnico...
a questo punto il bello di tornare a casina a rinfrescarci sono iniziate le idee da "anossia cerebrale"
(uno voleva fare la ciclabile fino a Cene per guardarsi un po' di fauna... uno voleva fare ancora salite...)
di fatto abbiamo deciso di salire alla Cascinetta Pigna sopra Villa di Serio per poi farci la Carezzola...
e così facemmo !!!
i numeri te li ha già dati Yoo_it
Marco
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
HO VISTO STASERA IL TGmassimo ha scritto:ivan ......DOVE SEI ??? il tuo silenzio mi preoccupa !!!!!!!!
DA UN GIORNO ALL'ALTRO HANNO MESSO IN CASSA INTEGRAZIONE TUTTI I 450 DIPENDENTI DELLA DITTA DOVE LAVORA IVAN A BREMBATE SOPRA.
OBIETTIVO CHIUSURA DEFINITIVA DELLA DITTA.....
NO HO PAROLE, ANCHE SE SPERO CHE IVAN ESSENDO TRA COLORO AI QUALI MANCANO POCHI ANNI, MAGARI SI SALVA CON LA MOBILITA'.....
SPERO SOLO DI AVER PRESO UN ABBAGLIO E CHE LA INDESIT NON SIA LA DITTA DOVE LAVORA IVAN.....
NOTTE....
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
L'Indesit chiude Brembate Sopra
I sindacati: decisione inaccettabile
9 giugno 2010Economia Gallery: Indesit, la disperazione dei lavoratori
La decisione della Indesit, che ha annunciato lo spostamento nel Mezzogiorno delle produzioni di lavabiancheria a carica dall'alto, ora realizzate nello stabilimento di Brembate Sopra, ha fatto immediatamente scattare lo sciopero degli oltre 400 lavoratori bergamaschi impiegati nel polo produttivo bergamasco. I dipendenti - precisa una nota dei sindacati - presidiano i cancelli dello stabilimento: l'agitazione è scattata immediatamente, appena sono state rese note le decisioni del consiglio di amministrazione sulla prossima chiusura dello stabilimento.
Immediate le reazioni dei sindacati
«È inaccettabile la chiusura di uno stabilimento così importante – dice Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl di Bergamo – soprattutto perché fatta senza un confronto con le organizzazioni sindacali».
«Riteniamo grave – continua Uliano -, sia nella decisione sia nel metodo adottato, l'aver appreso dai mass media la notizia della chiusura di Brembate e di mettere a rischio 430 posti di lavoro. Inaccettabile da parte nostra questa decisione . Da sempre le organizzazione sindacali e i lavoratori di Brembate di sono spese per questo stabilimento e mai la direzione aziendale negli anni passati e recentemente ha posto problemi riguardo la poca redditività del sito., La decisione che apprendiamo, tra le altre cose, dimostra che questa produzione può benissimo rimanere qui, siamo disponibili da subito a un incontro per discutere di salvaguardare lo stabilimento e l'occupazione. Chiediamo a tutte le istituzioni locali e ai rappresentati politici di esercitare il loro ruolo e appoggiare la battaglia dei lavoratori di Indesit che da subito sono scesi in campo con un'azione di sciopero immediata». Domani verranno organizzate le assemblee dove decidere ulteriori iniziative di lotta, con l'obiettivo di far cambiare posizione all'azienda
Anche «La Fiom Cgil è contraria - ha sottolinato anche Paola Guerini della Fiom Cgil di Bergamo - alla chiusura del sito di Brembate, che a oggi occupa circa 400 lavoratori. Chiede fin da ora che si apra la discussione finalizzata al mantenimento dell'intera occupazione».
Il fatto più grave, secondo la Fiom, è legata al fatto che «Paola Guerini, Mirco Rota e la delegata aziendale Sonia Roberti, hanno appena incontrato l'azienda, nella persona di Alessandro Tifi, in Confindustria per discutere della richiesta della cassa integrazione ordinaria per il mese di giugno e durante l'incontro non è emerso nulla in merito alla chiusura».
«Inaccettabile e del tutto non condivisibile». È il commento della Uilm Uil di Bergamo, Angelo Nozza, che aggiunge: «È assurdo dichiarare di voler salvaguardare le attività produttive in Italia e poi tagliare posti e siti produttivi proprio in Italia. Consideriamo questo annuncio come un'entrata a gamba tesa soprattutto perché proprio ieri, nel corso di una riunione nella sede di Confindustria Bergamo, i rappresentanti della proprietà avevano fermamente negato ogni ipotesi di chiusura per Brembate e stroncato con altrettanta durezza qualsiasi voce in merito. Dobbiamo dire con chiarezza che a Bergamo non siamo abituati ad agire in questo modo. Peraltro, nessuno può considerarci “piccioni viaggiatori” pronti a fare la spola tra Ancona, dov'è la sede del gruppo, e la nostra provincia. È quindi il caso di ripartire a bocce ferme con una discussione seria e costruttiva. Per il momento esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori e restiamo in attesa di capire meglio la situazione dopo l'incontro con l'azienda fissato, proprio ad Ancona, per il 17 giugno prossimo».
La segreteria della Uil di Bergamo «esprime solidarietà ai lavoratori coinvolti e si impegna sin d'ora, insieme alla categoria, a ricercare soluzioni alternative che consentano di scongiurare la prospettata ipotesi di cessazione definitiva dell'attività. La chiusura di Brembate, infatti, provocherebbe, per la provincia e l'intero territorio, la perdita irreparabile di un patrimonio storico e industriale di assoluta rilevanza economica, nel quale oltretutto, attraverso i successivi passaggi di proprietà e denominazione dall'originaria Philco alle successive Merloni e Indesit, intere generazioni di lavoratori bergamaschi residenti nello stesso paese o nei Comuni limitrofi hanno operato per garantire la crescita e la prosperità del sito produttivo».
Anche il Partito Democratico «segue con viva partecipazione la vicenda dello stabilimento Indesit. La decisione di Indesit Company rischia di generare conseguenze sociali di particolare gravità: è necessario che sia immediatamente avviata una interlocuzione tra l'Azienda e le rappresentanze sociali che consenta di individuare soluzioni diverse. Ci attendiamo che le Istituzioni locali e la Provincia, egemonizzate dalla Lega Nord e dal Centrodestra, escano immediatamente dall'immobilismo che le ha caratterizzate in questi mesi sui temi della crisi economica e industriale della nostra provincia e si adoperino per favorire il dialogo tra le parti sociali e per fornire concreto sostegno ai lavoratori coinvolti».
Il segretario e consigliere regionale del PD Maurizio Martina, il consigliere regionale Mario Barboni e i parlamentari Antonio Misiani e Giovanni Sanga prendono posizione con una dichiarazione congiunta sulla paventata chiusura del sito produttivo Indesit della bergamasca, che comporterebbe la perdita di 400 posti di lavoro perlopiù occupati da donne.«L'ipotesi della chiusura va scongiurata – dichiarano gli esponenti PD -. Da parte nostra già in queste ore, dopo aver appreso la notizia, ci stiamo adoperando verso l'azienda in tal senso e continueremo con tenacia a fare quanto possibile fino ad arrivare a una soluzione accettabile. Perdere 400 posti sarebbe un disastro per le lavoratrici e i lavoratori e per le loro famiglie. Chiediamo alle istituzioni locali, alla Regione e ai Ministeri competenti di attivarsi rapidamente verso la proprietà. In ogni sede noi non faremo mancare la nostra voce e il nostro contributo».
L'annuncio
Indesit Company ha annunciato la ristrutturazione della sua presenza industriale in Italia. Il piano approvato dal cda - secondo le agenzie di stampa - sarà ora discusso con le parti sociali. Prevede, nel triennio 2010-2012, investimenti per 120 milioni per l'innovazione di prodotto e di processo, diretti soprattutto a focalizzare la missione degli stabilimenti italiani del gruppo su produzioni ad alto contenuto tecnologico.
Il piano prevede l'accorpamento negli impianti del centro-sud Italia di alcune produzioni, mirate a rendere sostenibile l'assetto industriale e creare poli più competitivi. Gli impianti italiani si ridurranno da otto a sei. Oltre alla produzione di Brembate dovrebbe essere spostata nel Mezzogiorno anche quella di apparecchiature speciali di cottura (stabilimento di Refrontolo nel Trevigiano).
I sindacati: decisione inaccettabile
9 giugno 2010Economia Gallery: Indesit, la disperazione dei lavoratori
La decisione della Indesit, che ha annunciato lo spostamento nel Mezzogiorno delle produzioni di lavabiancheria a carica dall'alto, ora realizzate nello stabilimento di Brembate Sopra, ha fatto immediatamente scattare lo sciopero degli oltre 400 lavoratori bergamaschi impiegati nel polo produttivo bergamasco. I dipendenti - precisa una nota dei sindacati - presidiano i cancelli dello stabilimento: l'agitazione è scattata immediatamente, appena sono state rese note le decisioni del consiglio di amministrazione sulla prossima chiusura dello stabilimento.
Immediate le reazioni dei sindacati
«È inaccettabile la chiusura di uno stabilimento così importante – dice Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl di Bergamo – soprattutto perché fatta senza un confronto con le organizzazioni sindacali».
«Riteniamo grave – continua Uliano -, sia nella decisione sia nel metodo adottato, l'aver appreso dai mass media la notizia della chiusura di Brembate e di mettere a rischio 430 posti di lavoro. Inaccettabile da parte nostra questa decisione . Da sempre le organizzazione sindacali e i lavoratori di Brembate di sono spese per questo stabilimento e mai la direzione aziendale negli anni passati e recentemente ha posto problemi riguardo la poca redditività del sito., La decisione che apprendiamo, tra le altre cose, dimostra che questa produzione può benissimo rimanere qui, siamo disponibili da subito a un incontro per discutere di salvaguardare lo stabilimento e l'occupazione. Chiediamo a tutte le istituzioni locali e ai rappresentati politici di esercitare il loro ruolo e appoggiare la battaglia dei lavoratori di Indesit che da subito sono scesi in campo con un'azione di sciopero immediata». Domani verranno organizzate le assemblee dove decidere ulteriori iniziative di lotta, con l'obiettivo di far cambiare posizione all'azienda
Anche «La Fiom Cgil è contraria - ha sottolinato anche Paola Guerini della Fiom Cgil di Bergamo - alla chiusura del sito di Brembate, che a oggi occupa circa 400 lavoratori. Chiede fin da ora che si apra la discussione finalizzata al mantenimento dell'intera occupazione».
Il fatto più grave, secondo la Fiom, è legata al fatto che «Paola Guerini, Mirco Rota e la delegata aziendale Sonia Roberti, hanno appena incontrato l'azienda, nella persona di Alessandro Tifi, in Confindustria per discutere della richiesta della cassa integrazione ordinaria per il mese di giugno e durante l'incontro non è emerso nulla in merito alla chiusura».
«Inaccettabile e del tutto non condivisibile». È il commento della Uilm Uil di Bergamo, Angelo Nozza, che aggiunge: «È assurdo dichiarare di voler salvaguardare le attività produttive in Italia e poi tagliare posti e siti produttivi proprio in Italia. Consideriamo questo annuncio come un'entrata a gamba tesa soprattutto perché proprio ieri, nel corso di una riunione nella sede di Confindustria Bergamo, i rappresentanti della proprietà avevano fermamente negato ogni ipotesi di chiusura per Brembate e stroncato con altrettanta durezza qualsiasi voce in merito. Dobbiamo dire con chiarezza che a Bergamo non siamo abituati ad agire in questo modo. Peraltro, nessuno può considerarci “piccioni viaggiatori” pronti a fare la spola tra Ancona, dov'è la sede del gruppo, e la nostra provincia. È quindi il caso di ripartire a bocce ferme con una discussione seria e costruttiva. Per il momento esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori e restiamo in attesa di capire meglio la situazione dopo l'incontro con l'azienda fissato, proprio ad Ancona, per il 17 giugno prossimo».
La segreteria della Uil di Bergamo «esprime solidarietà ai lavoratori coinvolti e si impegna sin d'ora, insieme alla categoria, a ricercare soluzioni alternative che consentano di scongiurare la prospettata ipotesi di cessazione definitiva dell'attività. La chiusura di Brembate, infatti, provocherebbe, per la provincia e l'intero territorio, la perdita irreparabile di un patrimonio storico e industriale di assoluta rilevanza economica, nel quale oltretutto, attraverso i successivi passaggi di proprietà e denominazione dall'originaria Philco alle successive Merloni e Indesit, intere generazioni di lavoratori bergamaschi residenti nello stesso paese o nei Comuni limitrofi hanno operato per garantire la crescita e la prosperità del sito produttivo».
Anche il Partito Democratico «segue con viva partecipazione la vicenda dello stabilimento Indesit. La decisione di Indesit Company rischia di generare conseguenze sociali di particolare gravità: è necessario che sia immediatamente avviata una interlocuzione tra l'Azienda e le rappresentanze sociali che consenta di individuare soluzioni diverse. Ci attendiamo che le Istituzioni locali e la Provincia, egemonizzate dalla Lega Nord e dal Centrodestra, escano immediatamente dall'immobilismo che le ha caratterizzate in questi mesi sui temi della crisi economica e industriale della nostra provincia e si adoperino per favorire il dialogo tra le parti sociali e per fornire concreto sostegno ai lavoratori coinvolti».
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L'annuncio
Indesit Company ha annunciato la ristrutturazione della sua presenza industriale in Italia. Il piano approvato dal cda - secondo le agenzie di stampa - sarà ora discusso con le parti sociali. Prevede, nel triennio 2010-2012, investimenti per 120 milioni per l'innovazione di prodotto e di processo, diretti soprattutto a focalizzare la missione degli stabilimenti italiani del gruppo su produzioni ad alto contenuto tecnologico.
Il piano prevede l'accorpamento negli impianti del centro-sud Italia di alcune produzioni, mirate a rendere sostenibile l'assetto industriale e creare poli più competitivi. Gli impianti italiani si ridurranno da otto a sei. Oltre alla produzione di Brembate dovrebbe essere spostata nel Mezzogiorno anche quella di apparecchiature speciali di cottura (stabilimento di Refrontolo nel Trevigiano).
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
l'articolo sopra riportato l'ho prelevato dal l'eco di Bergamo.
Ripeto..spero solo con tutto il cuore che Ivan, non sia troppo coinvolto in questa assurda scelta di mercato fatta senza considerare le GLI UOMINI E LE DONNE CHE VI LAVORANO da decenni.... ora le grandi Aziende vedono le persone solo come numeri da ridurre...
ciao Ivan.... spero in bene... Joe
Ripeto..spero solo con tutto il cuore che Ivan, non sia troppo coinvolto in questa assurda scelta di mercato fatta senza considerare le GLI UOMINI E LE DONNE CHE VI LAVORANO da decenni.... ora le grandi Aziende vedono le persone solo come numeri da ridurre...
ciao Ivan.... spero in bene... Joe
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Mi auguro che tu abbia visto male...JoeBonf ha scritto: SPERO SOLO DI AVER PRESO UN ABBAGLIO E CHE LA INDESIT NON SIA LA DITTA DOVE LAVORA IVAN.....
mmmmm.... tu stuzzichi i miei sensi...webmaster ha scritto: in pratica siamo andati giu' verso il fiume Nese e dopo averlo attraversato abbiamo seguito il fiume su una vecchia condotta cementata, passando nelle vecchie cave siamo scesa alla busa di nese con un bel sentierino tecnico...
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Re: Chat Mercoledi 9 Giugno
Come va Joe?