eccomi qui...
dopo un week end pieno un attimo di tranquillità per descrivere quest' uscita !!
non nego il fatto che fare in questo periodo le mie migliori uscite in "solitaria" mi condizona un po' ma mi dà anche modo di mantenere i miei ritmi e laciarmi con le mie emozioni... anche se in compagnia è sempre meglio !!
ma torniamo al racconto. Le previsioni meteo sono per una fantastica giornata di prima estate soleggiata ma non troppo calda e così è anche quando alle 6.50 con la brezza fresca parto a scaldare mezzo e muscoli sulla deserta ciclabile della val Seriana.
il ritmo voulutamente è meno brillante del solito considerando che i 35 km che arrivano alle pendici delal salita del rifugio S. Lucio son osolo la tappa di trasferimento eppure il sudore comincia già a farsi vedere in vquesto tratto...
Dopo un attimio di respiro dopo circa 1 ora e mezza comincio a salire verso il rifugio S. Lucio che raggiungo con grande soddisfazione visto che la salita sterrata, senza mai tratti estremi, è comunque da affrontare con impegno.
La colazione che mi concedo con una barretta seduto su una delle numerose panche del rifugio mi offre un vero spettacolo...
.... la veduta sulla conca di Clusone con le montagne circostanti è da vera cartolina..
Ma è presto per pensare al riposo e quindi si riparte sulla sterrata smossa che comincia a salire nel bosco per arrivare già con alcuni brevi tratti impegnativi al "Pianone" : una conca verde, che solo l' estate puo' esaltare, con una bellissima vista del Pizzo Formico e circondata da bosco dentro il quale continua il sentiero che piano piano comincia a salire alternado tratti aperti con baite incantevoli a tratti di sentiero con radici mai impossibile da affrontare, ma sempre abbastanza impegnativi. Il pedalare in queste zone per l' ennesima volta mi convince che la bellezza delal natura orobica non ha nulla da inviadiare a zone ben piu' blasonate e soprattutto mi rendo conto di quante cose ho ancora da scoprire...
Ma tornado sui pedali la parte che non dimentichero' certo è l' ultimo tratto di salita quello che raggiunge la malga Fogarolo ( a parte che grazie ad un cartello errato mi sono fatto un pezzo in piu'... cartello che ho provveduto a nastrare correggendo l' errore !!) comunque la strada che priam sale con notevole pendenza ha un fondo ancora accettabile, mentre poi presenta sassi smossi che sotto i lsole ormai delle 11.30 diventa veramente impegnativvo tanto da obbligarmi a qualche sosta per riprendere fiato ma tutto sommato soddisfatto per aver dovuto spingere la bici in un solo breve tratto...
adesso sì che la sosta al culmine della salita mi prepara a gustarmi il resto del giro in scioltezza ....
infatti il sentiero che scende ai campi d' avene è divertente e mai pericoloso anche se a tratti si sviluppa nei prati aperti.
una volta in fondo si prende la "solita" bella sterrata che con un passaggio continuo tra boschi e scenari d' alpeggio rapidamente mi ha condotto alla Maslga Longa, altro posto mitico e tappa d' obbligo per i bikers.
anche qui una breve pausa per poi riprendeil viaggio per il tratto piu' paesaggistico in fatti non solo l' inedita divagazione alal madonna del Pizzo (che offre uan fantastica vista della val Seriana da sopra Peja) ma soprattutto il tratto che con lavista in contemporanea del lago Sebino e quell' d' Endine con i pascoli alle spalle è per me il punto panoramico piu' bello della nostra zona...
Sempre giu.. arrivo alal Forcella di Ranzanico dove si impone una scelta... l' obiettivo è la forcella della val Rossa e ho sul GPS la traccia mista di sentiero e asfalto che mio deve condurre ad un bel sentiero che fatto un anno prima mi aveva divertito e portato proprio alal forcella dove sono diretto..
Quindi sicuro e divertito percorro un bel sentiero e poi un po' di asfalto verso il monte Croce fino all' imbocco del fatidico sentiero che purtroppo trovo, ma COMPLETAMENTE bloccato da rovi e piante.... e allora ??
inca...to prendo l'asfalto che mi porta verso Leffe, ma scendendo no nvogli olasciarmi bloccare da rovi e allora decido di scendere fino alla statale della val Rossa per poi pero' anzichè scendere salire a prendere la famosa mulattiera che mi porta, non senza fatica dove volevo arrivare : alal forcella della Val Rossa...
Con un minimo di soddisfazione per aver vinto le avversità riprendo la mia traccia originale che mi porta verso Bianzano e poi imbocco il bel single track che divertente mi permette di raggiungere le terme di Gaverina. A questo punto con molto meno divertimento su asfalto salgo fino al Colle Gallo dove una bibita mi rdà l' energia per riprendere il giro scendendo a Casale a prendere i lsentiero versante sud della valle per scendere poi sempre in alternanza tra sentiero e asfalto verso fiobbio per beccare il sentiero della Beata Morosin ioe infine via m.te Cura che mi porta alla ciclabile ad Albino...
E ormai qui in un lampo... o quasi il rietro a casa è un gioco da ragazzi....
alla fine alle 14.50 entravo dal cancello di casa pronto a sbranarmi qualsiasi cosa avessi incontrato....
a parte gli scherzi, l' unico neo è stata la solitudine del giro anche se con i suoi lati positivi, ma per i lresto anche la fatica ... e non è stata poca per portare a termine un girone come questo è stata veramente e ampiamente ripagata sia dalal soddisfazione che dai panoram iche si possono apprezzare....
SICURAMENTE UN GIRO DA FARE !!!
alla prossima