che ribaltata !!!!
eccomi ... anche se ci è voluto un attimo per riprendermi
dunque comincio a dire che comunque è stato l' ennesimo memorabile pomeriggio di mtb.... per vari motivi
la destinazione era "l' antica via Valeriana" e quella è stata rispettata.
L' errore mio, ma credo anche di altri, è stato quello di pensare che avremmo passato il pomeriggio su una ciclabile a scattar foto pedalando e fischiettando e proprio per questo l' idea di partenza è stata quella di aggiungerci un po' di “sale” cercando un sentiero aggiuntivo che, oltre a non averlo trovato ci ha costretto ad un bel po' di spuncia..spuncia e regalato 450 metri di dislivello ancor prima di cominciare !!
questo purtroppo
anche per il fatto di non aver ritrovato sul mio "scatolotto magico" le tracce che pazientemente mi ero preparato con una certosina opera di taglia e incolla !!
Tornando alla descrizione dell’ uscita il tutto parte da Iseo quando abbiamo attaccato subito la salita del Polaveno per circa 4 km cercando appunto il sentiero che ci doveva far scendere a Pilzone proprio all' inizio della Via Valeriana. Ma senza traccia sul gps e inerpicati sul sentiero abbiamo desistito e siamo tornati indietro (ancor piu' incazzato ora che sulla mappa ho visto che eravamo a poche decine di metri lineari all' imbocco del fatidico sentiero quando abbiamo deciso di desistere e tornare indietro)
Comunque giu' a capofitto su asfalto decidendo di andare dritti all' imbocco della via Valeriana in quel di Pilzone (proprio davanti alla Chiesa) le indicazioni poco chiare anche qui ci hanno tradito e ci siamo spinti in un bellissimo ciottolato che pero' ha cominciato a salire...salire con pendenze che anche qui ci hanno fatto spunciare... altro stop e successivo dietro front
FINALMENTE imbocchiamo sta cavolo di via Valeriana ormai esperti nel cercare, come fosse il nostro tesoro il simbolo che la identifica (una V gialla e marrone)
La strada inizialmente si presenta quasi interamente in asfaltato e sale non troppo ripida offrendo comunque già da subito scorci molto caratteristici del lago. Superata la frazione di Tassano comincia invece una bella sterrata e poi sentiero che si mantiene sempre in quota con un continuo saliscendi presentando tratti in asfalto perlopiu’ negli attraversamenti di borghi e frazioni caratteristici. E così con qualche strappo molto deciso (tanto che a volte nonostante il fondo agevole, la pendenza ci costringe a spingere la bici) raggiungiamo la frazione Dosso. E quindi imbocchiamo un bel sentiero sovrastante il lago che corre tra gli ulivi. Alla fine di questo tratto incrociamo la provinciale che sale a Zone …..
E qui comincia l’ avventura…. Infatti ormai avevamo sulle gambe non solo il bello e piacevole, anche se non proprio leggero, tratto di via Valeriana da Pilzone, ma anche quei famosi 450 metri di dislivello dei vari errori iniziali. Questo perché in questo punto si poteva scegliere di “alleggerire” il percorso salendo su asfalto percorrendo la provinciale fino a Zone, ma OVVIAMENTE dei puristi come noi hanno deciso di seguire la traccia originale che si è presentata con un impegnativa salita ciottolata che in poco piu’ di 2 km ci ha fatto salire di circa 300 metri. Purtroppo questo tratto ha sfiancato metà del gruppo che mestamente è tornato verso il punto di partenza mentre i reduci, me compreso ha continuato l’ impresa continuando a pedalare anche se con fatica ammirando comunque salendo le famose piramidi di Zone prima di raggiungere l’ abitato. Pensando di aver finito la fatica ci siamo ristorati con acqua anche gasata offerta da un comodo dispenser comunale nei pressi della chiesa, ma una volta rinsaviti ci siamo resi conto che avevamo ancora un tratto di un paio di kilometri di salita ciottolata per raggiungere i 902 m slm del passo croce di Zone (il nostro GPM)
Finalmente la discesa….. anche se per affrontarla ci siamo dovuti impegnare visto che inizia con una comoda carreccia che diventa poi un sentiero a volte veramente tecnico sia per la pendenza che per il fondo sassoso che torna ad essere carreccia a volte anche molto pendente e che presenta un tratto, in verità molto breve, troppo sassoso per poterlo affrontare interamente in sella…. Lunga, filante, divertente anche se consuma le ultime energie rimaste per la gestione del manubrio ci conduce giù fino all ‘abitato di Pisogne….
Bello … bello… molto piu’ impegnativo di quanto potessimo immaginare prima di partire….
Ma manca ancora un dettaglio : il nostro mezzo non era a Pisogne, ma parcheggiato a Iseo e cioè ben 20 kilometri da dove siamo sbucati !! E quindi imboccata la ciclabile molto bella fino a Marone, visto che corre a livello del lago seguendone la costa ed ad uso esclusivo di cicli e pedoni, e poi la statale stancamente, ma con buon ritmo siamo arrivati al punto di partenza prima che imbrunisse…
Che dire …. Innanzitutto il solito ringraziamento alla compagnia ottima anche oggi con un nuovo elemento che spero non si lasci abbattere da un’ organizzazione iniziale molto tentennante, ma che invito a unirsi nuovamente a noi : mi raccomando Bartolomeo, poi Alpinko che insieme ad Alex48 si sono gustati il giro anche se si sono persi il divertimento della discesa finale. Un plauso all’ inossidabile Roby anche se non potrà fregiarsi del titolo di ”vero e puro della via Valeriana” perché ha scelto l’ asfalto mentre Uberto è stato quello che dall’ inizio alla fine mi ha seguito, o meglio preceduto, in una delle mie solite idee di giri stravaganti !!!
Agli altri che oggi non c’ erano cosa dire ….
Sicuramente un GRAN BEL giro da fare comunque prima o poi… Ricordandosi che nonostante i dati tecnici lo facciano sembrare un giretto in verità è un giro vero e proprio anche se presenta parecchio asfalto. Forse il periodo migliore vista la completa esposizione al sole è nelle mezze stagioni magari freddine per assaporare il tepore lacustre e comunque direi che iniziare il giro da Pilzone alla chiesa e tornare in ciclabile possa essere la soluzione migliore.
Attenzione a seguire le segnalazioni : la via Valeriana è interamente segnalata da frecce e tabelloni e con la famosa V dipinta, ma spesso non sono ben visibili o poco comprensibili. Avendo la traccia Gps si puo’ ovviare a questo inconveniente oppure con un po’ di attenzione si riesce a percorrere comunque senza commettere gli errori che oggi ci hanno penalizzato….
Eccovi alcun foto in attesa della pubblicazione della traccia gps sul sito ruotegrasse.it