eccomi... meglio tardi che mai !!
direi che il titolo dell' uscita di sabato puo' essere tranquillamente : "giro che lascia il segno..."
Innanzitutto un caloroso ringraziamento ai miei compagni di giornata per la grande pazienza e abnegazione nel seguire quelle che a volte mi rendo conto sono IDEE MALSANE, ma che purtroppo sono parte della mia passione per questo sport...
e tra questi sicuramente il piu' lodevole è sicuramente Riskio che dopo aver ricevuto consiglio di evitare uscite come quella del Curo' si è Sciroppato oggi un percorso che ha definitivamente CONFERMATO la sua grande nuova passione per le ruotegrasse !! infatti non si e’ mai lamentato, ma non ho ancora capito se questo è frutto di trovarsi per la prima volta nel gruppo o per il rispetto nei miei confronti extra sportivo... e nonostante pensasse ad un bel giro epico di pedalate fluide tra i boschi... mai ha proferito improperi nei numerosi passaggi a piedi sia in salita che in discesa appollaiato su rocce e spuntoni con la bici sulle spalle !!
Altrettanta pazienza ha avuto Francesco che peraltro con il vincolo orario ha avuto la fortuna di lasciarsi scappare il pezzo piu'
, mentre BeppeR e Marzio, che ormai mi conoscono meglio, con pacifica e allegra rassegnazione mi hanno sempre assecondato...
Mi dispiace invece non aver visto Dan, ma forse questa volta anche per lui il non incontrarci è stato un vantaggio visto come è finita….
La cronaca della mattinata comincia con il ritrovo a Sombreno dove si concerta brevemente l’ idea di avventura in un giro con diverse incognite ma che non creano preoccupazione in alcuno e quindi con un ritmo da velocisti ci si dirige per la via piu’ breve verso Burligo. Per fortuna c’ è qualche caffeinomane che ci permette di rifiatare a lbar di Palazzago proprio prima di cominciare al noiosa salita fino a Collepedrino dove nonostante la tecnologia e l’ esperienza comincia ad esserci il primo seppur breve gratuito spuncia spuncia (infatti la strada da imboccare era poco piu’ sopra…)
Bello il sentiero che comunque conduce da Collepedrino a Coldara. Qui breve inevitabile tratto d’ asfalto in discesa e nuovo “buco” scendendo veloci non identifico il sentiero e altro tratto gratuito di spuncia spuncia…
Finalmente la bella mulattiera che ci deve condurre a Colle di Sogno…. Purtroppo pero’ l’ incertezza ad un bivio ci fa imboccare un sentiero lungo… stretto… in salita… a volte esposto e soprattutto NON PEDALABILE !!
Alla fine a Colle di Sogno ci siamo arrivati, ma alquanto provati e per quanto mi riguarda pure “segnati” visto che sono ruzzolato… ovviamente mentre spingevo la bici
Per fortuna che il bar ristoratore e soprattutto la bellezza del borgo ci ritempra lo spirito e il fisico dandoci le forze per riprendere il sentiero in questo caso Molto bello (a parte 2 brevi scalinate e un tratto di sentiero in salita) che ci conduce alla carreccia che da Carenno porta al Pertus…
Qui conoscendo il percorso gustandoci il bel panorama saliamo tranquilli e dopo qualche foto OBBLIGATORIA lasciamo ad un rapido rientro Francesco per continuare l’ impresa…
Imbocchiamo il sentiero nel bosco che aggira il monte Tesoro (anche in questo caso quasi totalmente ciclabile) mentre dalla selletta è cominciato un bel tratto di calvario nel bosco fatto su un sentierino poco visibile ma soprattutto quasi per nulla ciclabile fino praticamente a poche centinaia di metri dal passo di Valcava che raggiungiamo su asfalto.
Altra meritata sosta e via…. Salire al Linzone dal passo direi che non è da consigliare perché il sentiero oltre ad una pendenza non impossibile offre un fondo roccioso che lo rende difficilmente pedalabile…
Finalmente l croce del Linzone che era la nostra meta è raggiunta… peccato pero’ che la mia bici appoggiata subisca una folata di vento e scivolando porti sul telaio i segni indelebili di questa uscita….
Dopo tanta fatica in salita finalmente ci aspetta la discesa…. Peccato che la discesa alla Roncola non sia proprio così agevole… anzi per piu’ di metà solo il mago della discesa come Marzio riesce a tenere il *bip* sulla sella ( e nemmeno sempre) gli altri lentamente e testa bassa cercano di non scivolare mentre accompagnano l’ amata biga al fianco….
L’ ultimo tratto pero’ si presenta come sentiero divertente anche se tecnico fino all’ abitato della Roncola.
Attraversato l’ abitato imbocchiamo una bella mulattiera verso san Defendente e poi, dopo un breve tratto d’ asfalto un bellissimo e lungo sentiero a S. Croce che ci porta in basso a Capizzone. Un breve tratto di ciclabile e quindi pedalata comoda e veloce sulla ciclabile di Strozza fino a Clanezzo….
Inevitabile attraversamento sul ponte che balla per affrontare l’ ultimo sforzo fino al punto di partenza…
Alla fine il contakilometri di qualcuno segnava 48 km …. In verità quelli percorsi sono stati 53 !! la differenza ?? il gps li ha contati tutti… il sensore sulla ruota NO !!
Il dislivello ?? direi che 1850 m anche se ben distribuiti alla fine si sono fatti sentire…
Conclusione : mi sarei aspettato miglior percorso viste le premesse !! ma siccome la mia testa dura non molla, cerco un nuovo gruppo di accompagnatori per poterlo rifare cone le modifiche e migliorie che ho già predisposto anche questo Sabato…..