eccomi...
periodo veramente proficuo per quanto riguarda la scoperta di nuovi percorsi...
senza dubbio grazie anche alla pazienza e abnegazione dei miei compagni di viaggio e SOPRATTUTTO al fido Uberto che veramente non ho mai sentito obiettare ne dubitare delle mia stravaganti idee ciclistiche
nemmeno nelle situazioni peggiori !!
Ma torniamo al giro di questo pomeriggio in una zona per me totalmente nuova e che seppur studiato nei minimi dettagli presentava diverse incognite.
Partiti da Seriate con il solito servizio taxi, siamo arrivati al parcheggio di Solto Collina dove preparata l' attrezzatura siamo partiti subito in salita sulla strada per Fonteno, ma dopo il primo tornante, subito a destra abbiamo imboccato la strada sterrata che sale nel bosco rimanendo parallela alla provinciale e presentando qualche bello strappetto che ci ha subito "portato in temperatura". Bello il fondo, leggermente oscurato il panorama sul lago da parte degli alberi, siamo giunti a Fonteno. Un paio di foto in piazza e via... la ciottolata bella tosta e con pendenza non trascurabile me la ricordavo bene come il bellissimo passaggio sotto gli archi della chiesetta... poche parole per il fiato che si accorciava e siamo al bivio dove prendiamo a destra la cementata che ci deve portare in prossimità del m.te Boario.
Questo è il tratto sicuramente piu' impegnativo infatti i circa 3 km di salita, seppur di comoda carreccia con tratti cementati alternati a tratti sterrati, non spiana mai fino alla fine e quindi l’ abbiamo affrontata in religioso silenzio per non sprecare il fiato.....
Una volta in cima si trovano le indicazioni per il sentiero Cai che sale a gradini, noi invece abbiamo seguito la carreccia dietro la sbarra che porta alla casa (dove c’ è anche un rubinetto con l’ acqua) per poi, attraversando il pratone, entrare nel bosco a reincrociare il sentiero che dovevamo seguire.
(per chi non avesse la traccia qui ha 2 possibilità per non sbagliare : imboccare subito il sentiero Cai salendo qualche gradino oppure sotto la casa puntare su una pseudo carreccia erbosa che passa vicino ad un rudere e poi si dirige ad un’ altra cascina e quindi si innesta sulla carreccia che sale)
Una volta che ci siamo rimessi sul bel sentiero nel bosco abbiamo seguito la costa passando attraverso un paio di roccoli e al secondo abbiamo preso a sinistra per scendere ad imboccare una bella sterrata che salendo comodamente ci ha portato fino alle pendici del m.te Sicolo dove prende inizio il sentiero che scende…
Dopo un breve tratto comodo la pendenza comincia a diventare impegnativa e il fondo a farsi sassoso tanto da costringerci a qualche passaggio a piedi e anche poco piu’ sotto poi il sentiero, seppur agevole e ben segnato presenta dei tornanti sassosi e pendenti che lo rendono difficilmente pedalabile (penso che con un lavoro di un paio d’ ore a spostare un po’ si sassi e tronchi lo diventerebbe…..) Superato in pochi minuti questo tratto poco piacevole invece il sentiero diventa veramente bello con ottimo fondo e molto divertente fino a sbucare in un pratone dove appare la bella chiesetta del m.te Sicolo. Da qui il sentiero sempre molto bello filante ad ampi tornanti punta verso il basso alternando brevi tratti con fondo sassoso tecnico ma pedalabile. Alla fine il sentiero diventa una comoda carreccia che spiana e con un susseguirsi di brevi salitelle e discesine ci ha riportato alle porte di Riva di Solto tornando di fatto al parcheggio di partenza.
Concluso il primo anello siamo partiti per il periplo del m.te Clemo imboccando al via Broletti che abbiamo abbandonato dopo il primo tornante per imboccare a sinistra il “sentiero natura del Sebino” che di fatto è una comoda sterrata che sale e scende per portarci verso Esmate senza percorrere l’ asfalto. In prossimità di Esmate, appunto, sempre seguendo i cartelli del sentiero siamo saliti, sempre su sterrata, fino alla cima del m.te Na (il nostro GPM) dove inizia un sentierino ben segnato con discreta pendenza ma senza difficoltà e che piu’ sotto torna ad essere carreccia nuovamente fin presso l’ abitato di Esmate dove prendendo a destra ci siamo diretti verso la valle del freddo. Scendendo sulla carreccia abbiamo dovuto prestare attenzione sulla sinistra dove abbiamo incrociato il sentiero da imboccare indicato dal cartello “valle del Freddo” … sempre giu’ e perdere quota è divertente, ma ovviamente è il presagio che come sempre dopo una bella discesa.. c’ è sempre una bella salita… E così è stato !! il sentiero cominciando a salire verso Piangaiano ci ha richiesto di dar fondo alla ultime energie rimaste anche perché si è presentato con pendenza impegnativa e con qualche tornante che ci ha obbligato a spingere la bici…Superato in pochi minuti questo tratto è stato divertente percorrere l’ ottimo sentiero in leggera discesa fino a che, incrociata la ciottolata, si prende a destra cominciando nuovamente a salire non in maniera continua ma a volte con brevi strappetti…. Il segnale biancorosso del sentiero Cai aiuta chi non ha la traccia anche se difficilmente si puo’ sbagliare (l’ unica variante si ricongiunge comunque al sentiero che va verso Solto Collina) Una volta giunti al culmine della salita un punto panoramico su Lovere merita una sosta.
Qui abbiamo preso il sentiero basso che, non troppo stretto ma un po’ esposto, è quello che offre il panorama migliore del giro !!
Infatti scendendo dolcemente si puo’ ammirare praticamente l’ intero lago d’ Iseo da un punto di osservazione unico…
Comunque da apprezzare anche la bellezza e il divertimento nel percorrere il bellissimo sentiero che si presenta con un continuo su e giu’ senza veri e propri strappi. Al termine del sentiero ci siamo immessi sulla strada per prendere a sinistra scendendo non piu’ di 10 metri e riprendere sulla destra il sentiero che si snoda nella parte alta di Solto Collina e che pian piano scendendo ci riporta verso il punto di partenza…
Alla fine senza troppe pause e senza troppi imprevisti siamo riusciti a compiere questo BELLISSIMO itinerario in circa 4 ore divertendoci anche se con un bel dispendio di energie a pedalare praticamente su un po’ di tutto (tranne asfalto) portando a termine i 30 Km con un dislivello di oltre 1600 metri !!!
L’ unico rammarico di oggi che la visibilità non era ottimale, ma diventa anche il motivo per tornare a ripercorrere questo itinerario…
Grazie ancora a Uberto per la compagnia di oggi e…. peccato per chi non c’ era !!