rieccomi !! non mi ero dimenticato, ma semplicemente
..cominciamo quindi con la descrizione d questo itinerario anche perchè sarà lo spunto di una nuova "scheda percorso" sul sito e di cui comunque vorrei conoscere opinioni di altri e magari trovare qualche piccola miglioria che vi descrivero' in seguito, ma bando alle ciance saliamo in sella !!
pomeriggio autunnale con temperatura gradevole dove il
spesso si presenta da dietro nuvole per nulla minacciose e quindi di buon ritmo cerco di affrontare il noioso tratto di trasferimento verso Carobbio degli Angeli che raggiungo passando da Albano e poi sulla sterrata verso Montello e quindi riprendendo la strada ai Trì Ploc e finalmente a Gorlago dove attraversato il Cherio finalmente riesco a mettere le ruote su un sentiero.....
Da qui al Grena per l' ultimo tratto pianeggiante e quindi senza fretta comincio a salire godendomi il solito bel tracciato fino in cima dove, una volta sbucato sull' asfalto, prendo in basso per dirigermi alla "Buca del Corno". Dalla zona attrezzata imbocco il bel sentiero divertente che scende. Incrociando la strada cementata ho preso subito a destra la ripida salita che è diventata poi un sentiero che riprende la strada asfaltata (in verità forse conviene evitare questo ultimo tratto visto che il sentiero fangoso l' ho trovato in pessime condizioni e poco pedalabile per l' infinita presenza di gobbe di cammello... quindi scendendo dal sentiero della Buca del Corno conviene prendere la cementata a sinistra che scende e al primo incrocio svoltare a destra sulla cementata che sale)
rimessomi sulla cementata con un bel su e giu' percorro una bella e comoda carreccia divenuta sterrata fino al classico pratone dove a sinistra si presenta il sentiero che scende verso la frazione Maicco di Entratico su pendente e poco divertente cementata. Raggiunto l’ abitato incrocio la ciclabile della val Cavallina che imbocco in direzione lago d’ Endine e che percorro per poche centinaia di metri fino a svoltare a sinistra su un ponticello di legno che mi porta in prossimità della via 5 Maggio di Luzzana che imbocco dopo aver attraversato con attenzione la statale del Tonale.
La salita verso il centro di Luzzana dura poco e mi permette di ammirare il castello del paese (sede del Municipio) e quindi prendo il sentiero segnato 611 anche se in verità per il momento è ancora una strada asfaltata che sale a strappetti. Le case si diradano fino ad arrivare ad un piccolo borgo dove sembra finire la strada, mentre guardando meglio all’ inizio delle abitazioni a destra c’ è un sentiero roccioso con una salita impegnativa che per circa 30 metri mi costringe a spingere la bici.
Dopo questo breve tratto invece il percorso è un bel sentiero nel bosco con solo rari passaggi tra le rocce che a volte mi costringono a scendere dalla bici. Sempre salendo ma dolcemente incrocio la strada asfalta che poi diviene cementata e con pendenze che cominciano ad essere di rilievo ma che in poco mi conduce alla cappelletta di S. Antonio dove la sosta, oltre che meritata, è doverosa. Riprendo e sempre in salita e sempre su cementata lentamente arrivo ad un tornante dove si vede che il sentiero si stacca dritto dalla strada. Qui inizia il pezzo meno divertente perché il sentiero ben segnato risulta essere NON interamente pedalabile sia per il fondo che per la pendenza che mi costringe per circa 600 metri lineari ad alternare brevi tratti in sella a tratti a spinta (in totale comunque per percorrere questo tratto ci ho messo 15 minuti cronometrati)
A proposito di questo tratto si potrebbe, secondo le mie mappe provare invece di imboccare il sentiero proseguire sulla cementata che probabilmente conduce ad una casa privata ma che poi dovrebbe incrociare un sentiero che comunque prendendo verso ovest riprende l’ itinerario che ho fatto io e forse piu pedalable ma sarebbe da provare…
Tornando a me invece superato questo comunque breve tratto faticoso riprendo a pedalare prima un breve tratto di sentiero poi ancora cementata per l’ ultima fatica in salita.
Finalmente sulla carreccia della zona “pozza del Misma” mi posso divertire a pedalare in scioltezza sul crinale attraversando 2 roccoli fino al cartello che indica il sentiero che scende alla madonna del Mirabile
L’ inizio del sentiero è appena ostico con qualche roccetta da non sottovalutare ma poi diventa bello filante anche se non permette distrazioni visto il fondo sassoso e la pendenza.
Giunto alla chiesa del Mirabile ho preso verso destra il sentiero segnato per Vallesse che inizia con una comoda carreccia che ho lasciato prendendo a destra il sentiero che passa davanti ad una casa rosata.. proseguendo senza indugi arrivo all ‘abitato imboccando la strada asfaltata che scende e che percorro per qualche centinaio di metri fino a che, poco evidente sulla destra, parte un sentierino (in terra c’ è mi pare una freccia di vernice) che in piano mi porta nuovamente alla strada della frazione Canva. Qui prendo la strada a destra che sale prima asfaltata e poi sterrata che infine diviene sentiero che costeggia alcune abitazioni per incrociare una strada asfaltata.
Qui ho preso dritto la discesa asfaltata verso al frazione di S. Ambrogio dove, seguendo il segnale bianco/rosso del sentiero Cai, ho preso a destra la strada asfaltata che sale verso l’ agriturismo S. Maria.
Un po’ a naso ma anche a vista ho preso a sinistra, su una curva, la bella carreccia che prima in piano poi in un breve tratto in salita mi ha condotto ad un incrocio permettendomi di imboccare a sinistra in sentiero che scende fino all’ abitato di Cenate Sopra.
Da qui seguendo le vie comunali mi sono diretto verso la strada classica che asfaltata sale fino a S. rocco passando dalla madonnina di Loreto (non la provinciale ma quella poco trafficata sul crinale)
Da S. Rocco quindi ormai soddisfatto ho preso la discesa della Bironda e poi giu’ dritto fino a Negrone per rientrare velocemente a gustarmi una bella doccia calda preludio alla mia doppia razione di carboidrati e birra !!!
Veramente un bel giro alla fine di 51 km con 1500 metri di dislivello !! bello il tracciato con tratti vari e ottimi anche i panorami…
Mi rimane solo il dubbio di poter evitare quel breve tratto a spinta e quindi chiedo a chi eventualmente volesse percorrerlo o di provare le varianti o comunque di farmi sapere come lo giudica
A breve comunque anche la scheda sul sito
http://www.ruotegrasse.it
Alla prossima