Ci vorrebbe qualcuno che spiegasse come si va anche in discesa.
Io arrivo dalle moto da strada ed il motto era "nel dobe ten dervit".
A parte gli scherzi, cercherò di dare alcuni consigli, i più basilari. Ho visto bikers che in discesa tengono il peso troppo in avanti con il rischio di ribaltare: per capirci quasi seduto sulla sella. Prima regola: più la discesa è ripida più il peso del corpo va spostato in dietro, se necessario anche quasi appoggiare l'addome alla sella. Se poi si abbassa la sella ancora meglio.
Le braccia devono comunque contribuire al lavoro della forcella quindi non devono essere tese, anche perchè se bisogna cercare la traiettoria giusta all'ultimo mometo sono già pronte per correggere la direzione. La vista deve essere almeno dieci/quindici metri avanti, per cercare la migliore e meno pericolosa traiettoria.Oltre alla tecnica però ci vuole anche una dose di coraggio (pelo) o incoscenza, come volete, che vi guida nel sorpassare un ostacolo particolarmente difficile.
Penso che queste siano le basi, poi ci vuole anche tanta esperienza, quindi tante uscite in MTB e magari uscire con gente più esperta che ci fa vedere come superare un certo ostacolo e provare a farlo anche noi.
Io ho imparato ancora di più seguendo un mio compagno di squadra Marco M.
Ciao a toc
Paolo Q
LA DISCESA
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la discesa
Hai detto bene Paolo, ma oltre a quello bisognerebbe tenere il peso anche più basso possibile e imparare a stare più rilassati per seguire al meglio il mezzo. bisogna imparare a frenare prima per lasciar correre il mezzo dopo, ad esempio in un pezzo molto ripido. Per esperienza sò che rilassando i muscoli della faccia si rilassa meglio anche il corpo, cosa , che per dolori alla schiena, adesso non sempre riesco a fare, ma se ti ricordi 20'anni fà...ah, già che ai poca memoria. Poi la maggior parte dei bikers tiene le braccia tese perchè è un modo di riposarsi dopo una salita, capita anche a me.
no pain no again
io dopo due anni e mezzo di mtb mi rendo conto che ho cominciato solo ora a divertirmi ed apprezzare le discese, e ringrazio le innumerevoli cadute, anche gravi che mi hanno permesso di capire dove e come sbagliavo sigh...
( ma ne ho ancora da imparare)
se scendo da un single track piuttosto tecnico, abbasso la sella al max, chiappe quasi a grattuggiarsi sul copertone e freno quasi solo col posteriore
uno degli errori che facevo era star troppo avanti e frenare troppo con l'anteriore, e prendere troppo piano certi passaggi
non so se riesco a spiegarmi:arrivavo ad un dislivello, roccia, scalinate o radice che siano e mi bloccavo, e per paura di cadere, tentennavo troppo non lasciando scendere la bici in modo fluido ed al 90% o cadevo o mi fermavo
ora mi sento più sicuro, ed affronto a volte senza frenare certi passaggi che una volta per me erano off limits
se invece scendo sostenuto da pietraie o sentieri "abbastanza" regolari nella loro pendenza cerco stare cmq staccato dalla sella, ma non così arretrato come sopra , tenendo sia le braccia che le gambe in maniera che ammortizzino gli avvallamenti del terreno, cercando di m odulare la frenata per non vetrificare le pastiglie
fondamentale la giusta pressione delle ruote e la taratura degli ammo per non rimbalzare come un bamba
cmq la cosa migliore per imparare a scendere è cadere, cadere, cadere ah ah ah!
è essenziale specie per i tratti tecnici però conoscere se possibile il sentiero, solo così si riesce ad apprezzare al meglio la discesa ogni qual volta lo rifai
spero esservi stato d'aiuto, anche se probabilmente ho scoperto l'acqua calda
( ma ne ho ancora da imparare)
se scendo da un single track piuttosto tecnico, abbasso la sella al max, chiappe quasi a grattuggiarsi sul copertone e freno quasi solo col posteriore
uno degli errori che facevo era star troppo avanti e frenare troppo con l'anteriore, e prendere troppo piano certi passaggi
non so se riesco a spiegarmi:arrivavo ad un dislivello, roccia, scalinate o radice che siano e mi bloccavo, e per paura di cadere, tentennavo troppo non lasciando scendere la bici in modo fluido ed al 90% o cadevo o mi fermavo
ora mi sento più sicuro, ed affronto a volte senza frenare certi passaggi che una volta per me erano off limits
se invece scendo sostenuto da pietraie o sentieri "abbastanza" regolari nella loro pendenza cerco stare cmq staccato dalla sella, ma non così arretrato come sopra , tenendo sia le braccia che le gambe in maniera che ammortizzino gli avvallamenti del terreno, cercando di m odulare la frenata per non vetrificare le pastiglie
fondamentale la giusta pressione delle ruote e la taratura degli ammo per non rimbalzare come un bamba
cmq la cosa migliore per imparare a scendere è cadere, cadere, cadere ah ah ah!
è essenziale specie per i tratti tecnici però conoscere se possibile il sentiero, solo così si riesce ad apprezzare al meglio la discesa ogni qual volta lo rifai
spero esservi stato d'aiuto, anche se probabilmente ho scoperto l'acqua calda