Perchè non ce n'era bisogno. Bella gitarella. ... e la prosima òlta an turna 'ndrè. Allora aveva proprio stallonato? Era scesa troppo veloce.zio ha scritto:Come il mio solito ampiamente sottovalutato percorrenza,le difficoltà quelle no,però alcune volte mi sembra di andare in giro spalmato di vischio perchè gabole e contrattempi sciach tutte addosso me le tiro.Doveroso ringraziamento all'accompagnatore di turno Paolo Q.,conforto in salita,treno in pianura e silenzioso discesista,al mah mai mandat sol'ostia in tot ol de.Partenza mattiniera dalla Fara location inusuale,salita dal Pisgiù con discesa nella Valle del Giongo un pelino sopra le righe.Scoperta per Paolo della ciclabile(troppo poco conosciuta) e salita verso Fuipiano da S Omobono mai fatta in bici prima d'ora.Proseguiti poi per la Costa del Pallio affrontandola per la prima volta in senso inverso.Se qualcuno ha motivo di espiare colpe,questa può essere un'idea.Discesa poi nella valle dell'Enna passando per Morterone con di seguito:Aggiramento spaca caege di una porzione di montagna perchè lì abbiamo scoperto che le vacche sono sacre e i gitanti,che i vaga soll'ostia.Bivio cannato e richiesta informazioni a villici:(se tu mi dici sentiero che si diparte dalla prima curva,prima curva per me è la prima che incontro e non la terza)per questo motivo vagato per un pò nel paese degli Hobbit e per un pelo non ho dovuto dare l'addio alla mia amata Trance che per un cedimento del terreno mi si è sfilata da sotto le chiappe e in scivolata stava per precipitare in una forra del fiume,fortuna volle che una vecchia bora abbattuta ne fermasse la scivolata consentendomi non senza rischi di recuperarla.Si continua poi la discesa solo dopo aver messo rimedio a uno squarcio sul fianco di un nuovissimo Wildgrip'r.Insomma abbastanza movimentata questa uscita,poi tutto il resto fino a casa senza storia,e dopo la solita decina d'ore,mangiato e stravaccato sul divano.Fortuna che domani si torna al lavoro così potrò riposarmi.
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Ciao
Paolo Q
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