DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
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DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Amore,mi fa lei,al mio rientro una sera della scorsa settimana.Guarda un pò quelle vecchie carte,ho fatto repulisti,altrimenti sta' casa diventa un magazzino di rigattiere.Va be,ste done semper le a tuchinà.Controllo il paccottame e tra le mani mi trovo una vecchissima ricerca su un percorso che al tempo delle front volevo effettuare come prova di indomito coraggio.Beata gioventù.Adesso però guardandola bene,sento che un insano interesse sta prendendo corpo.Oh! Io ci provo,alla disperata faccio dietrofront.
Domenica 29.Ore 6:00.In quel di Branzi.Alè si parte alla volta di Foppolo in un silenzio irreale visto il traffico inesistente.Un'ora e mezzo più tardi sono sulle piste di sci e ci sto pestando dentro per raggiungere il passo della Croce,poco sotto la stazione a monte del Montebello,c'è poco da fare l'ultimo tratto è da spunciare.Perlomeno visto la brezza si suda poco.Sotto di me la val Carisole e la davanti, il passo che dovrò raggiungere.Breve sosta e ripartenza prima su sentiero poi sulla traccia aperta dai mezzi di cantiere per la sostituzione degli impianti di risalita.La parte più ostica della salita fino in cima agli impianti viene compiuta in perfetto stile d'accompagno e sullo scavalcamento del passo con breve portage.Ora guadagnata quota fiancheggio la sottostante valle del Brembo.Il sentiero verso la Val Sambuzza inizia a prendere le forme dell'alpin bike con tutto quello che consegue.Ostico quanto basta fino giù al guado della valle.Cambiato versante la discesa diventa molto più filante e con brevi passaggi a piedi su una nuova sterrata mi ricongiungo alla gippabile del Longo.Non me la ricordavo così impegnativa,sarà che forse la fatica incominciava a farsi sentire.All'arrivo trovo già il piccolo piazzale del rifugio colonizzato da una serie di front,i biker come di prammatica stravaccati al sole e con nessuna voglia di ritornar giù.Il mio arrivo smuove le acque stagnanti e forse anche la ghegna accende l'interesse per il sottoscritto.Oh!Loro mi hanno provocato e io alla loro domanda"E' solo questa la strada per scendere",indicando la gippabile."Ma state scherzando,é qui sotto che parte un bellissimo sentiero per la discesa,fate un pelo di attenzione all'inizio e dopo tutto diventa più facile e scorrevole"Adess ve ole et coi bici del supermercato,pensavo tra me, mentre mi rimettevo in moto alla volta della diga del Lago del Diavolo.
Alcune volte vorrei proprio sapere quale sia la genesi di atteggiamenti gravemente autolesionistici.
C'è la sterrata che sale alla diga,perchè incroccarsi pervicacemente nel percorrere il sentiero sulla diretta dello sbarramento?
I terribili sintomi di una imminente sindrome bipolare iniziavano me tapino a manifestarsi.
Quella parte di me, biker assennato,una volta scattate la foto di rito,gira la bici e a ritroso ripercorre il tracciato di salita.
L'altra,che solo raramente si manifesta,con un delirio di onnipotenza,prende in soppravvento e in men che non si dica mi trasforma in un kamikaze votato al martirio ciclistico.
Attraverso la diga e mi avvio su per l'erta verso il Passo della Selletta.Non lasciatevi ingannare dalla dizione sentiero Cai,andarci con la bici si trasforma in un percorso penitenziale.
Ho già cancellato l'incubo della salita,forse il ricordo tornerà a tormentarmi in sogno.
Sono in cima al passo e sono ritornato me stesso,la persona amabile e disponibile che sfortunatamente pochi conoscono.
La Val Camisana,il grembo da cui nasce nostro padre Brembo.
Prima che inizi la discesa vera e propria bisogna fare un traverso tra grosse pietre,superatele,inizia la discesa per niente banale e tra pascoli infiniti e superamento di tratti rocciosi con alcuni dislivelli di quota ci conduce in riva al Lago Rotondo.
Passare per il Calvi e scendere lungo la strada? Non ci penso nemmeno. Piccolo guadagno di quota e via sul 208 verso la baita Costa della Mersa, percorso consigliato a chi si vuol dilettare con la roulette russa, vista la crescita esagerata dalla vegetazione che nasconde totalmente il fondo di pietre acconciate su cui far scorrere la ruote.Raggiunta la baita,giù sul sentiero trialistico fino a raggiungere la Baita Armentarga.Qui in condizione di "Pelle di stracchino"punto la bestia verso il Lago della Sabbia, Il Lago del Prato e senza porre freno fino a Branzi.
P.S.Se l'amata fà un'altra pulizia dei cassetti,ha la mia autorizzazione a disfarsi di tutto quello che vuole senza più dirmi niente.
Ti prego tirem pio n'bal!!!!
Questa sera alcune foto di forse dubbia qualità e a seguire la traccia.
QUI LE FOTO
Domenica 29.Ore 6:00.In quel di Branzi.Alè si parte alla volta di Foppolo in un silenzio irreale visto il traffico inesistente.Un'ora e mezzo più tardi sono sulle piste di sci e ci sto pestando dentro per raggiungere il passo della Croce,poco sotto la stazione a monte del Montebello,c'è poco da fare l'ultimo tratto è da spunciare.Perlomeno visto la brezza si suda poco.Sotto di me la val Carisole e la davanti, il passo che dovrò raggiungere.Breve sosta e ripartenza prima su sentiero poi sulla traccia aperta dai mezzi di cantiere per la sostituzione degli impianti di risalita.La parte più ostica della salita fino in cima agli impianti viene compiuta in perfetto stile d'accompagno e sullo scavalcamento del passo con breve portage.Ora guadagnata quota fiancheggio la sottostante valle del Brembo.Il sentiero verso la Val Sambuzza inizia a prendere le forme dell'alpin bike con tutto quello che consegue.Ostico quanto basta fino giù al guado della valle.Cambiato versante la discesa diventa molto più filante e con brevi passaggi a piedi su una nuova sterrata mi ricongiungo alla gippabile del Longo.Non me la ricordavo così impegnativa,sarà che forse la fatica incominciava a farsi sentire.All'arrivo trovo già il piccolo piazzale del rifugio colonizzato da una serie di front,i biker come di prammatica stravaccati al sole e con nessuna voglia di ritornar giù.Il mio arrivo smuove le acque stagnanti e forse anche la ghegna accende l'interesse per il sottoscritto.Oh!Loro mi hanno provocato e io alla loro domanda"E' solo questa la strada per scendere",indicando la gippabile."Ma state scherzando,é qui sotto che parte un bellissimo sentiero per la discesa,fate un pelo di attenzione all'inizio e dopo tutto diventa più facile e scorrevole"Adess ve ole et coi bici del supermercato,pensavo tra me, mentre mi rimettevo in moto alla volta della diga del Lago del Diavolo.
Alcune volte vorrei proprio sapere quale sia la genesi di atteggiamenti gravemente autolesionistici.
C'è la sterrata che sale alla diga,perchè incroccarsi pervicacemente nel percorrere il sentiero sulla diretta dello sbarramento?
I terribili sintomi di una imminente sindrome bipolare iniziavano me tapino a manifestarsi.
Quella parte di me, biker assennato,una volta scattate la foto di rito,gira la bici e a ritroso ripercorre il tracciato di salita.
L'altra,che solo raramente si manifesta,con un delirio di onnipotenza,prende in soppravvento e in men che non si dica mi trasforma in un kamikaze votato al martirio ciclistico.
Attraverso la diga e mi avvio su per l'erta verso il Passo della Selletta.Non lasciatevi ingannare dalla dizione sentiero Cai,andarci con la bici si trasforma in un percorso penitenziale.
Ho già cancellato l'incubo della salita,forse il ricordo tornerà a tormentarmi in sogno.
Sono in cima al passo e sono ritornato me stesso,la persona amabile e disponibile che sfortunatamente pochi conoscono.
La Val Camisana,il grembo da cui nasce nostro padre Brembo.
Prima che inizi la discesa vera e propria bisogna fare un traverso tra grosse pietre,superatele,inizia la discesa per niente banale e tra pascoli infiniti e superamento di tratti rocciosi con alcuni dislivelli di quota ci conduce in riva al Lago Rotondo.
Passare per il Calvi e scendere lungo la strada? Non ci penso nemmeno. Piccolo guadagno di quota e via sul 208 verso la baita Costa della Mersa, percorso consigliato a chi si vuol dilettare con la roulette russa, vista la crescita esagerata dalla vegetazione che nasconde totalmente il fondo di pietre acconciate su cui far scorrere la ruote.Raggiunta la baita,giù sul sentiero trialistico fino a raggiungere la Baita Armentarga.Qui in condizione di "Pelle di stracchino"punto la bestia verso il Lago della Sabbia, Il Lago del Prato e senza porre freno fino a Branzi.
P.S.Se l'amata fà un'altra pulizia dei cassetti,ha la mia autorizzazione a disfarsi di tutto quello che vuole senza più dirmi niente.
Ti prego tirem pio n'bal!!!!
Questa sera alcune foto di forse dubbia qualità e a seguire la traccia.
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Ultima modifica di zio il mar 31 lug 2012, 11:17, modificato 5 volte in totale.
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
mamma mia mamma mia, sei incredibile!
complimenti
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
CIAO. ZIO, NON CI CONOSCIAMO, MA PER ME SARA' DIFFICILE SEGUIRTI MA
ALMENO INCONTRARTI CON LE GAMBE SOTTO IL TAVOLO SI...
LEGGO SPESSO LE TUE RECENSIONI O POEMI COME QUESTO..
SEI FORTE E POI ALLA FINE PER QUELLO CHE FAI
NON SO COSA PENSARE DI TE, ALIENO O POCO DELL'UMANO...!! ??
CIAO,
ROBERTO
ALMENO INCONTRARTI CON LE GAMBE SOTTO IL TAVOLO SI...
LEGGO SPESSO LE TUE RECENSIONI O POEMI COME QUESTO..
SEI FORTE E POI ALLA FINE PER QUELLO CHE FAI
NON SO COSA PENSARE DI TE, ALIENO O POCO DELL'UMANO...!! ??
CIAO,
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Grande Zio!
Avevo pensato di fare la salita alla Selletta lo scorso inverno e già mi era sembrata una bella impresa, farla dopo essere pure risaliti attraverso Foppolo... che dire... incredibile!
La risalita al lago del Diavolo per la diretta si fa a piedi immagino?
Attendo le foto...
Avevo pensato di fare la salita alla Selletta lo scorso inverno e già mi era sembrata una bella impresa, farla dopo essere pure risaliti attraverso Foppolo... che dire... incredibile!
La risalita al lago del Diavolo per la diretta si fa a piedi immagino?
Attendo le foto...
Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Zio,
non so decidere se sei meglio come biker (molto temerario), come esploratore o come scrittore.
Per non sbagliare sei meglio in tutti e tre i ruoli.
Certo che le tue capacità narrative che vanno oltre l'aspetto descrittivo e colgono anche momenti emotivi fanno sognare ancor più.
Complimenti.
francesco
non so decidere se sei meglio come biker (molto temerario), come esploratore o come scrittore.
Per non sbagliare sei meglio in tutti e tre i ruoli.
Certo che le tue capacità narrative che vanno oltre l'aspetto descrittivo e colgono anche momenti emotivi fanno sognare ancor più.
Complimenti.
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Ultimamente si distingue anche come fotografo ;-)
Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
E' vero questo aspetto mi è sfuggito, ma non c'è immagine più bella di quella che viene dalla fantasia sollecitata dalla narrazione.RoTi91 ha scritto:Ultimamente si distingue anche come fotografo ;-)
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
sempre piu' il mio mito !!
ma pensi che possa anch' io anelare ad avvicinarmi al tuo essere, quando saro' grande come te, o è una dote innata ??
Marco
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Vedo che ho acceso il vostro interesse con questa uscita de fò de co.Certe volte è meglio l'uscita in solitaria,perchè in compagnia basterebbe un'occhiata per mettere fine alla sofferenza ritornando saviamente sui propri passi.
@ Ro.Ti Il primo tratto che ti porta sotto è pedalabile,poi bici sulle spalle fin sopra la diga.
La salita seguente si apre la strada per 3/4 su rocce anche franate.Bandite scarpe con suole rigide.Solo nell'ultimo tratto si ritorna su sentiero anche se spacca gambe.
@ Francesco Infatti sotto naia mi facevo interprete epistolare per un paio di commilitoni.Vuoi sapere quale risultato raggiunsi?
Le fidanzate a casa si abbandonavano a un deliquio sentimentale che poi una volta ricongiunte coi loro belli in licenza non concepivano altra intima compagnia che non fosse quella di amorosi sensi.In altre parole i ghela daa mia.Osti vuoi mettere poi al ritorno che mal de co che i ghera.
@ Webmaster Cosa vuoi che ti dica.Incomincia ad arrivarci poi tel dighe.
@ Ro.Ti Il primo tratto che ti porta sotto è pedalabile,poi bici sulle spalle fin sopra la diga.
La salita seguente si apre la strada per 3/4 su rocce anche franate.Bandite scarpe con suole rigide.Solo nell'ultimo tratto si ritorna su sentiero anche se spacca gambe.
@ Francesco Infatti sotto naia mi facevo interprete epistolare per un paio di commilitoni.Vuoi sapere quale risultato raggiunsi?
Le fidanzate a casa si abbandonavano a un deliquio sentimentale che poi una volta ricongiunte coi loro belli in licenza non concepivano altra intima compagnia che non fosse quella di amorosi sensi.In altre parole i ghela daa mia.Osti vuoi mettere poi al ritorno che mal de co che i ghera.
@ Webmaster Cosa vuoi che ti dica.Incomincia ad arrivarci poi tel dighe.
Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
@ Francesco Infatti sotto naia mi facevo interprete epistolare per un paio di commilitoni.Vuoi sapere quale risultato raggiunsi?
Le fidanzate a casa si abbandonavano a un deliquio sentimentale che poi una volta ricongiunte coi loro belli in licenza non concepivano altra intima compagnia che non fosse quella di amorosi sensi.In altre parole i ghela daa mia.Osti vuoi mettere poi al ritorno che mal de co che i ghera.
Questo conferma la mia teoria sulle fantasie che possono essere mosse dallo scritto. Potevi scrivere anche ai tuoi commilitoni e convincerli con adeguata narrazione di "averla ricevuta".
Le fidanzate a casa si abbandonavano a un deliquio sentimentale che poi una volta ricongiunte coi loro belli in licenza non concepivano altra intima compagnia che non fosse quella di amorosi sensi.In altre parole i ghela daa mia.Osti vuoi mettere poi al ritorno che mal de co che i ghera.
Questo conferma la mia teoria sulle fantasie che possono essere mosse dallo scritto. Potevi scrivere anche ai tuoi commilitoni e convincerli con adeguata narrazione di "averla ricevuta".
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Beh, questa non la capisco, la strada che porta su è tutta bella pedalabile e panoramica,e di portage ne avevi ancora da fare un bel po'... masochismo puro?zio ha scritto:Il primo tratto che ti porta sotto è pedalabile,poi bici sulle spalle fin sopra la diga.
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
No.Volevo fare una foto da sotto lo sbarramento.Era forse meglio ritornare sullo sterrato col senno del poi.Ma sai, a piedi ero sempre passato per la scorciatoia,perciò le nebbie dei ricordi mi hanno fuorviato.
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Ah ecco, un motivo c'era, anzi pure 2.
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Ma non funziona così.E' la lontananza che fa da evidenziatore e l'affabulazione strega solo gli animi più sensibili.francesco ha scritto:@ Francesco Infatti sotto naia mi facevo interprete epistolare per un paio di commilitoni.Vuoi sapere quale risultato raggiunsi?
Le fidanzate a casa si abbandonavano a un deliquio sentimentale che poi una volta ricongiunte coi loro belli in licenza non concepivano altra intima compagnia che non fosse quella di amorosi sensi.In altre parole i ghela daa mia.Osti vuoi mettere poi al ritorno che mal de co che i ghera.
Questo conferma la mia teoria sulle fantasie che possono essere mosse dallo scritto. Potevi scrivere anche ai tuoi commilitoni e convincerli con adeguata narrazione di "averla ricevuta".
Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Sul Bronzone mi ero fatto già un idea sulla tua sana follia con indole masochistica
Ora posso anche pensare che sei
Ma sono sicuro di poter dire che sei veramente un "GRANDE" Complimenti.......
Ora posso anche pensare che sei
Ma sono sicuro di poter dire che sei veramente un "GRANDE" Complimenti.......
....se non hai nulla x cui morire non sei degno di vivere.....
Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Zio, o meglio, Sig. Zio o sommo biker, leggo sempre i tuoi scritti e non vedo l'ora di conoscerti; sei un mito! ciao Paolo
Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Ho avuto il piacere di fare un paio di escursioni con il mitico "Elio" e mentre annaspavo su salite con pendenza 20% ...... tranquillamente continuava a raccontare le sue peripezìe come l'attraversata del lago in parapendio atterrando a riva opposta....
Non posso dire la sua età......ma l'ghe nà inte en + de me...... e me so del 70
Complimentissimi ......Penso che non sono il solo a provare una "sana" e giustificata invidia nei tuoi confronti "Zio"
Non posso dire la sua età......ma l'ghe nà inte en + de me...... e me so del 70
Complimentissimi ......Penso che non sono il solo a provare una "sana" e giustificata invidia nei tuoi confronti "Zio"
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
Va bene,dai!Per chi non mi conoscesse sono quello che va in giro con una bici non verniciata e le gambe non depilate.Difficile confondermi, mi si nota da lontano.
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Re: DOMENICA 29...ALCUNE VOLTE RITORNANO
PEDALIAMO PER PASSIONE NON PER COMPETIZIONE