eccomi..
il meteo non promettente non ci ha impedito di sfruttare il martedì in explor-mode !!
in verità già alla "solita" salita di Lonno il caldo della fatica ci aveva consumato, ma poi l' idea di cominciare un nuovo sentiero ci ha ridato tono.
effettivamente il tratto inedito vers oil m.te Valtrusa che comincia dietro la chiesa di Lonno è veramente bello sia per il fondo ciottolato che poi diventa un comodissimo e battuto sentiero che per i panorami sulla bassa val Seriana e relativa pianura. La bellezza finisce pero' alla cascina. circa 200 metri prima di incrociare il sentiero che porta verso la croce del m.te Valtrusa. questo tratto infatti nel bosco sporco è stretto e oltre ad essere poco battuto tendenzialmente franoso.... quindi poco pedalabile.
All' incrocio appunto con il sentiero che sale alal croce RoTi è sces oper la direttissima verso Nembro, mentre io e Daly abbiam ocontinuato l' esplorazione sul sentiero vers oS. Vito...
in verità anche qui il sentiero risulta essere poco battuto (sebbene si veda la volontà di mantenerlo visto che sono state tagliata numerose piante che ostruivano il passaggio) ed inoltre stretto e in discesa spesso, per non dire quasi sempre da percorrere a piedi per quasi i 3/4 della sua lunghezza !!
Peccato perchè visto che è un "mezza costa" basterebbe un po' d imanutenzione con pala e badile per renderlo un BELLISSIMO traversino che sbuca (il tratto finale torna pedalabile) nel borgo di S. Vito.
Qui abbiamo preso la discesa asfaltata per Nembro per 2 tornanti (incrociando pure la figlia di Bonfanti il ciclclista che saliva a Selvino in mtb) e poi a sx una comoda carreccia per ascendere fino al fiume e quindi risalire a Trevasco !!
Conoscendo la
tenacia del mio compagno a Trevasco abbiamo preso il sentiero per Rumi e quindi Albino, ma non quello facile, ma quello con il brevissimo tratto a spinta che porta alla pozza dell' elisoccorso per farci in discesa poi un bel sentierone...
![ombrxx ombxx](./images/smilies/3/toothy2.gif)
nubi minacciose sopra le nostra testa .... e quindi ?
ovvio, decidiamo di proseguire ... e allora ancora su verso la Funuivia di Albino e quindi laghetto delle trote per Bondo Petello facendooci come ultimo sforzoun bello strappone verso la madonna di Bondo Petello per imboccare il sentiero che scende fino ad Desenzano di Albino. Da qui "facilmente" la ciclabile e la via di casa
Mentre torniamo incontriamo pozze d' acqua sempre piu' consistenti ma con la fortuna di non prendere nemmeno un a goccia di pioggia....
alla fine un' abbondante cena per reintegrare i 45 km con 1050 m di dislivello