Giovedì 24 ottobre
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Re: Giovedì 24 ottobre
Ci vorrebbe una bella rotazione di 180° del nostro "stivale" con fulcro nei pressi del Lazio, forse così vedremmo più spesso al di la delle nuvole.............
Ciao Ragazzuoli buona giornata e buon lavoro a tutti !!


Ciao Ragazzuoli buona giornata e buon lavoro a tutti !!
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- Imperatore
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Re: Giovedì 24 ottobre
buongiorno !! 
sicuro che per qualcuno comunque oggi
...infatti
di un RADIOSO
al "nostro" CAMPIONCINO Danne 

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Marco
..il vostro Webmaster
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Re: Giovedì 24 ottobre
Tanti auguri Andrea.... non solo per il compleanno.... 

La forza sia con te.... Jedi
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Re: Giovedì 24 ottobre
Buonasera.
Vediamo se entro sera mi viene voglia di farmi una notturna in bici...
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Re: Giovedì 24 ottobre
Grazie per gli augurii!
Oggi si è deciso il mio futuro agonistico, l'anno prossimo gareggerò nella categoria elite per la KTM STIHL Torrevilla
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Re: Giovedì 24 ottobre
Danne ha scritto:Grazie per gli augurii!
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Lore
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Re: Giovedì 24 ottobre
Danne in bicca al lupo per una stagione piena di successi!
Se la vita è un viaggio io voglio farlo in bicicletta.
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Re: Giovedì 24 ottobre
Buona notte
C’era una volta una coccinella, “una di mondo” diceva, mentre chiacchierava con i suoi amici. Trascorreva le giornate a svolazzare, a volte si aggrappava ad un filo che penzolava da un maglione e si faceva dondolare e portare verso mete lontane e incontaminate. Aveva girato il mondo. Le persone la reputavano un porta fortuna, i fiorellini dicevano di lei essere una goccia di colore e vivacità. Il sole faceva luccicare i suoi pallini neri e creava delle ombre a forma di stella. Un giorno mentre correva per il prato in cerca di riparo, schivando le grosse gocce di pioggia, trovò riparo sotto ad un sassolino. Iniziarono a chiacchierare, lui in realtà non aveva visto molto del mondo, pigro e amante del caldo, lei si definiva “vagabbonda”, vispa, energica. Ad un tratto però lei divenne triste, uno dei suoi pallini neri si era perso. Com’era possibile? Pingo e Pongo c’erano, Penny e Lira pure, mancava Pupazza. Mannaggia, quel pallino non stava mai al suo posto, si spostava e non lo si trovava mai dove lo si lasciava. E se la pioggia se l’era portato via? Oddio, una tragedia! Pupazza era il pallino a cui teneva di più, era il primo puntino che gli si era formato ed era diventato parte della coccinella. Passata la pioggia, spuntò un arcobaleno meraviglioso. La coccinella iniziò a squarciagola a chiamare Pupazza. Il suo cuore non si dava pace. Ore e ore passarono senza successo, fino a quando notò dei fiorellini che correvano verso l’arcobaleno. Chiese cosa stava accadendo e gli dissero che vi era un pallino che avrebbe corso lungo l’arcobaleno. Non era mai successo prima. La coccinella corse e non poteva pensare di perdere per sempre il suo pallino. Quando arrivò ai piedi dell’arcobaleno molti erano i fiorellini e le coccinelle con il naso all’insù. Il pallino iniziò la sua camminata. Ce l’avrebbe fatta? La prima metà era andata, ma quando iniziò la discesa iniziò a scivolare e la discesa si fece pericolosa. La coccinella le era sotto, lacrime agli occhi. Il pallino ruzzolò rovinosamente a terra, fece un volo di qualche metro. La coccinella allargò le ali per attutire la caduta. Le ali si spezzarono ma il pallino era salvo. Non importa la cicatrice che rimarrà nelle ali, non importa se il pallino si è deformato per sempre, ma erano sani e salvi e avrebbero ripreso a viaggiare e a sorridere.
C’era una volta una coccinella, “una di mondo” diceva, mentre chiacchierava con i suoi amici. Trascorreva le giornate a svolazzare, a volte si aggrappava ad un filo che penzolava da un maglione e si faceva dondolare e portare verso mete lontane e incontaminate. Aveva girato il mondo. Le persone la reputavano un porta fortuna, i fiorellini dicevano di lei essere una goccia di colore e vivacità. Il sole faceva luccicare i suoi pallini neri e creava delle ombre a forma di stella. Un giorno mentre correva per il prato in cerca di riparo, schivando le grosse gocce di pioggia, trovò riparo sotto ad un sassolino. Iniziarono a chiacchierare, lui in realtà non aveva visto molto del mondo, pigro e amante del caldo, lei si definiva “vagabbonda”, vispa, energica. Ad un tratto però lei divenne triste, uno dei suoi pallini neri si era perso. Com’era possibile? Pingo e Pongo c’erano, Penny e Lira pure, mancava Pupazza. Mannaggia, quel pallino non stava mai al suo posto, si spostava e non lo si trovava mai dove lo si lasciava. E se la pioggia se l’era portato via? Oddio, una tragedia! Pupazza era il pallino a cui teneva di più, era il primo puntino che gli si era formato ed era diventato parte della coccinella. Passata la pioggia, spuntò un arcobaleno meraviglioso. La coccinella iniziò a squarciagola a chiamare Pupazza. Il suo cuore non si dava pace. Ore e ore passarono senza successo, fino a quando notò dei fiorellini che correvano verso l’arcobaleno. Chiese cosa stava accadendo e gli dissero che vi era un pallino che avrebbe corso lungo l’arcobaleno. Non era mai successo prima. La coccinella corse e non poteva pensare di perdere per sempre il suo pallino. Quando arrivò ai piedi dell’arcobaleno molti erano i fiorellini e le coccinelle con il naso all’insù. Il pallino iniziò la sua camminata. Ce l’avrebbe fatta? La prima metà era andata, ma quando iniziò la discesa iniziò a scivolare e la discesa si fece pericolosa. La coccinella le era sotto, lacrime agli occhi. Il pallino ruzzolò rovinosamente a terra, fece un volo di qualche metro. La coccinella allargò le ali per attutire la caduta. Le ali si spezzarono ma il pallino era salvo. Non importa la cicatrice che rimarrà nelle ali, non importa se il pallino si è deformato per sempre, ma erano sani e salvi e avrebbero ripreso a viaggiare e a sorridere.
Se la vita è un viaggio io voglio farlo in bicicletta.
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- bici: ???
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Re: Giovedì 24 ottobre
Danne ha scritto:Grazie per gli augurii!
Oggi si è deciso il mio futuro agonistico, l'anno prossimo gareggerò nella categoria elite per la KTM STIHL Torrevilla


La forza sia con te.... Jedi