Ritorno alla realtà dopo le ultime due settimane in cui sono stata invasa da una "bomba" di emozioni.
Senti quando è il momento di partire, senti quando sei pronto. Una serie di coincidenze, un racconto di un amico, le foto di un biker, un calendario regalato, e poi all'improvviso una ragazza sconosciuta che mi dice "parto per Santiago, vuoi venire?". ferie approvate e preparatore che mi dice "VAI!!". Non mi aspettavo niente. Primo pellegrinaggio a piedi: aderito senza sapere il tratto, i km, difficoltà, conosciuta solo la meta, Santiago.
Spirito di adattamento ce l'ho, ma quanto potrò sopportare i 9,5 kg di zaino, quanto i miei piedi ne soffriranno? Non sono un tipo da campeggio, non so neanche disfare il sacco a pelo, preso in prestito, e ogni mattina è una lotta a capire come ripiegarlo. Da subito impari a disfare e rifare lo zaino, ogni sera, a seconda delle esigenze. Vi è rispetto tra i Pellegrini, del proprio spazio, del proprio riposo. Poche battute condivise. Cos’è che spinge tanta gente a intraprendere questo cammino? Due ragazze spingono una carrozzina, un ragazzo zoppica per un ginocchio disastrato, un vecchietto, e una coppia di giovani. Al mattino ci si augura “Buon Cammino”. Non si sa niente della vita dell’altro, delle motivazioni. Si cammina, passo dopo passo, km dopo km. In quasi tutte le tappe si è soli, pochi Pellegrini in questo periodo. MI piace il silenzio, la luce che cambia dopo la pioggia torrenziale. Mi piacciono i profumi della terra bagnata, del bosco di eucalipto, dei fiori strani. Il cammino è ben segnalato, una freccia gialla ci segnala il cammino, ci accompagna silenziosa, discreta, non ci abbandona mai. I paesaggi sono unici, in quota costeggiamo il mare, ma non mancano i borghi medioevali in cui le strade sono così strette che a mala pena ci passa un uomo. Pensavo che la fatica e le difficoltà avrebbero preso il sopravvento. Lo zaino non mi era più di peso. I piedi, curati e massaggiati ogni sera, non erano doloranti. Mai un ripensamento, mai un dubbio. Arrivo a Santiago con un giorno in anticipo. Ritiro le credenziali del Pellegrino. Il giorno della partenza partecipo alla messa del pellegrino. Emozioni a mille, persone da tutto il mondo, con lingue diverse, che tra loro magari non si capiscono, cumulati da una sola meta. L’augurio diventa per la vita:”Buon Cammino per la vita”. E’ da adesso che tutto inizia, i tasselli del cammino si uniscono e ti danno le basi per vedere le cose con occhi diversi. Tutto si compie.

