Sto parlando della scaletta che si incontra appena imboccato il sentiero in discesa verso S. Maria di Misma salendo dopo il Santuario della Forcella. Pochi scalini anche se i tronchi trasversali li rendono poco scorrevoli, soprattutto a bassa velocità. All'epoca per me erano una bella sfida. Partito baldanzoso, ma probabilmente troppo lento, giunto al famigerato 3° scalino (quello più alto) feci l'errore peggiore: ho toccato il freno anteriore e i 60mm della mia RS Judy poco poterono per salvarmi dal mio primo 180°. Ancora oggi una cicatrice nello stinco, frutto dell'impatto con i pedalini, mi ricorda quel lieto momento.
Ebbene ieri mi sono trovaro a ripassare da quelle parti. La mia parte razionale mi diceva che ero solo condizionato dagli eventi e che in realtà non era un passaggio così brutto. Sapete meglio di me che certe paure spesso ci condizionano anche più del dovuto, e quindi la mia parte istintiva pensava che forse era il caso di fermarmi ad osservare. Tuttavia la mia parte razionale insisteva sostenendo che se avessi affrontato il passaggio con la dovuta velocità probabilmente il terzo scalino non mi avrebbe infastidito.
Decido allora di scendere a manetta; pensavo di avere più spazio, ricordavo che gli scalini fossero più in là, invece me li trovo davanti all'improvviso. Forse meglio così, meno tempo per pensare. Lascio scorrere la biga, mi trovo ad aver superato quelle maledette scale senza alcun problema anzi quasi non me ne accorgo (ma qui il merito è dei 140mm). Incredibile! Ho sconfitto la mia bestia nera, almeno quella di quel percorso!
In realtà ci sono altri passaggi che mi intimoriscono (p. e. i tratti esposti) ma quelli mi fanno paura per motivi non propriamente ciclistici; e ovviamente non parlo dei passaggi per me impossibili, per quelli non mi pongo affatto il problema di affrontarli.
Mi piacerebbe conoscere quali sono i Vs passaggi da incubo, quelli per cui ancora prima di affrontarli cercate un buon motivo per evitarli ma poi giunti sul posto pensate che in fondo si possano fare senza troppe paure.
PS: una curiosità... avete mai notato questa lapide del 1811 (duecento anni fa!) accanto al roccolo che c'è al bivio più avanti? Riporta la scritta "A ricordo di Cavallini Giuseppe d'anni 20 qui ucciso del* fulmine il 3-4-1811. Requiem". (* è scritto proprio "del")