Domenica 17 Aprile
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- Iscritto il: dom 4 ott 2009, 20:26
- bici: Rose GC 150mm
- km percorsi anno: 1785
- Località: Cenate Sotto (BG)
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Domenica 17 Aprile
Il Pizzoccolo "Selvatico"
Un bellissimo giro sulla sponda bresciana del Lago di Garda.
Descrizione presa da Mtb-forum.it
Regione: Lombardia
Dislivello: 1900
Km: 45
Tipo: All Mountain
Difficoltà: difficile
GPS: si
Descrizione generale
Sulle pendici del Monte Pizzocolo, una cima isolata affacciata sul lago di Garda, si può ritagliare questo anello in grado di accontentare anche i palati più fini. La discesa spazia infatti dalla pietraia tecnica al toboga veloce al single track nel bosco, mentre la salita - gamba permettendo - è pedalabile da Salò fino alla vetta e nella parte alta regala panorami mozzafiato.
Periodo consigliato
La quota massima raggiunta è di 1581 m. Esclusi i mesi invernali, per la probabile presenza di neve, il percorso è fattibile tutto l’anno e non è troppo caldo d’estate.
Avvicinamento
Autostrada A4, tangenziale sud/SS11 e poi SS45 bis/Gardesana Occidentale fino a Salò.
Punto di appoggio
Rifugio “Pirlo allo Spino”, aperto dal 10/6 al 30/9, sabato, domenica e festivi tutto l’anno. Tel. 0365/651177 – http://www.rifugiopirlo.com.
Cartografia
Carta Kompass n. 102 “Lago di Garda Monte Baldo” 1:50000
Punto di partenza
Salò, parcheggio gratuito nel centro cittadino (viale Landi).
Roadbook
Dal parcheggio tornare sulla statale SS45 e proseguire poche centinaia di metri in direzione Brescia fino al bivio sulla dx per Serniga. Si sale su asfalto per tornanti fino alla loc. Colomber (m 392, fontana).
Qui inizia lo sterrato segnalato dal CAI con il n. 8, che risale la valle di Sur e ci accompagnerà fino al passo Spino (m 1154). Il percorso è ombreggiato e il fondo è generalmente buono, con pendenze notevoli ma mai estreme, salvo uno strappo subito dopo la loc. Pirello.Giunti al passo si è in vista del rifugio ma non conviene fermarsi perché sulla dx ci attende il sentiero CAI n.5. La pendenza aumenta e alcuni salti rocciosi spezzano il ritmo della salita obbligandoci a scendere per spingere, ma gli scorci sul lago di Garda ripagano della fatica.Guadagnata la cresta e passato il bivacco “Due Aceri” in breve si perviene alla vetta, riuscendo a pedalare gli ultimi metri fino alla croce.La discesa dalla cima del Pizzocolo, praticabile tutta in sella, richiede una certa attenzione sia per i salti rocciosi che per l'affollamento domenicale di escursionisti.
Si percorre il sentiero di salita n. 5 fino al bivio in loc. Le Merle, dove si imbocca sulla sn il sentiero n. 23 (segnalato), che seguiremo attraverso le loc. Cà Prada e S. Urbano fino al Passo Buelino (m 816).Il primo tratto è costituito da un canalone, che dopo alcuni tratti ripidi e dissestati, con grosse pietre smosse, sbocca su una forestale velocissima e divertente ricca di gobbe, salti e curve cieche.Passato il monastero di S. Urbano, al passo Buelino, poco prima di una chiesetta sulla destra si diparte la 'chicca' del percorso: il sentiero n. 13 (tratteggiato sulla Kompass) che, dopo aver toccato una casa (possibilità di acqua, aggirarla sulla sinistra) si inoltra nel bosco in un single track non molto tracciato che ha suggerito il nome dell'intero percorso. E' tutto percorribile in sella da bikers 'normali' a parte un singolo salto roccioso, ma che c'è chi è riuscito a fare anche quello…
Sbucati sull'asfalto in loc. Colomber, dopo breve discesa in direzione di Serniga, si inizia nuovamente a salire su asfalto girando a dx e seguendo le indicazioni per S.Bartolomeo fino a portarsi all'imbocco del sentiero n. 17 noto come "La Corna". La discesa è tecnica e divertente, con tornantini, scalette ecc.
Sbucati sulla statale 45, si svolta a sinistra e in breve si rientra a Salò
Alcune foto , sempre da mtb-forum.it:
http://www.mtb-forum.it/community/forum ... ostcount=4
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Km: 45
Tipo: All Mountain
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Periodo consigliato
La quota massima raggiunta è di 1581 m. Esclusi i mesi invernali, per la probabile presenza di neve, il percorso è fattibile tutto l’anno e non è troppo caldo d’estate.
Avvicinamento
Autostrada A4, tangenziale sud/SS11 e poi SS45 bis/Gardesana Occidentale fino a Salò.
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Cartografia
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Qui inizia lo sterrato segnalato dal CAI con il n. 8, che risale la valle di Sur e ci accompagnerà fino al passo Spino (m 1154). Il percorso è ombreggiato e il fondo è generalmente buono, con pendenze notevoli ma mai estreme, salvo uno strappo subito dopo la loc. Pirello.Giunti al passo si è in vista del rifugio ma non conviene fermarsi perché sulla dx ci attende il sentiero CAI n.5. La pendenza aumenta e alcuni salti rocciosi spezzano il ritmo della salita obbligandoci a scendere per spingere, ma gli scorci sul lago di Garda ripagano della fatica.Guadagnata la cresta e passato il bivacco “Due Aceri” in breve si perviene alla vetta, riuscendo a pedalare gli ultimi metri fino alla croce.La discesa dalla cima del Pizzocolo, praticabile tutta in sella, richiede una certa attenzione sia per i salti rocciosi che per l'affollamento domenicale di escursionisti.
Si percorre il sentiero di salita n. 5 fino al bivio in loc. Le Merle, dove si imbocca sulla sn il sentiero n. 23 (segnalato), che seguiremo attraverso le loc. Cà Prada e S. Urbano fino al Passo Buelino (m 816).Il primo tratto è costituito da un canalone, che dopo alcuni tratti ripidi e dissestati, con grosse pietre smosse, sbocca su una forestale velocissima e divertente ricca di gobbe, salti e curve cieche.Passato il monastero di S. Urbano, al passo Buelino, poco prima di una chiesetta sulla destra si diparte la 'chicca' del percorso: il sentiero n. 13 (tratteggiato sulla Kompass) che, dopo aver toccato una casa (possibilità di acqua, aggirarla sulla sinistra) si inoltra nel bosco in un single track non molto tracciato che ha suggerito il nome dell'intero percorso. E' tutto percorribile in sella da bikers 'normali' a parte un singolo salto roccioso, ma che c'è chi è riuscito a fare anche quello…
Sbucati sull'asfalto in loc. Colomber, dopo breve discesa in direzione di Serniga, si inizia nuovamente a salire su asfalto girando a dx e seguendo le indicazioni per S.Bartolomeo fino a portarsi all'imbocco del sentiero n. 17 noto come "La Corna". La discesa è tecnica e divertente, con tornantini, scalette ecc.
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Re: Domenica 17 Aprile
Prenotato.
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Re: Domenica 17 Aprile
Scusate se non sarò tanto celere nelle risposte,
ma,
siccome non mi arrivano più le notifiche sulla mia mail privata,
ora devo tutte le volte aprire il forum ed andare a cercare di proposito l'argomento!
A ... Zio, ti comunico che il tour l'ha proposto "Salukkio" dello "Stezzano"
http://mtbstezzanoteam.mondoforum.com/v ... ?f=3&t=603
ma,
siccome non mi arrivano più le notifiche sulla mia mail privata,
ora devo tutte le volte aprire il forum ed andare a cercare di proposito l'argomento!
A ... Zio, ti comunico che il tour l'ha proposto "Salukkio" dello "Stezzano"
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Re: Domenica 17 Aprile
Già prenotato anche nella lista del Paese.
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Re: Domenica 17 Aprile
E' vero, l'ho proposto io ma visto la mia scarsissima condizione fisica, preferisco non partecipare.
Sarete comunque nelle ottime mani di Cristian Tintore.
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Re: Domenica 17 Aprile
Zio, se vieni l'incontro è alle 07.30
uscita Brescia est ....
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Re: Domenica 17 Aprile
Lo saccio.Ciao
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Re: Domenica 17 Aprile
oooo meno male,
sono tornati gli avvisi sulle mail private!
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Re: Domenica 17 Aprile
i grafici ''a piramide'' lasciano spazio ad una solo pensiero ....che fatica.. .
in attesa di traccia e report finale....
sergio70
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Re: Domenica 17 Aprile
Esatto! molta fatica, ma ho mangiato come un bue e ti dirò che non pensavo neanche di arrivar sù ancora "lucido"!
http://www.facebook.com/?ref=home#!/med ... um_comment
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Re: Domenica 17 Aprile
Allego il fedele resoconto redatto da Mù:
Mù7
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Rispondi citando
Messaggio Re: Il Pizzoccolo "Selvatico"
Eravamo in otto alle 7.30 a brescia est e siccome il prezzo della benza non ci spaventa con cinque auto.
Va beh!
Soprassediamo sul lato poco ecologico delle auto e diciamo che alle 8.15 circa Daniela, Paolo, Gilio, Elio, Andrea, Sergio, Tintore e io siam partiti in sella da Salò verso Toscolano Maderno.
Non sò se conoscete tutti i partecipanti ma io ho capito subito chi avrebbe fatto da fanalino di coda in salita.
Ma neanche fanalino, proprio il triangolo di fermo per guasto.
La salita verso il Pizzoccolo è stata veramente tosta e come qualcuno mi ha fatto notare non era proprio il giorno giusto per provare i pedali flat ma ormai cosa ci dovevo fare?
Poi manca che il mio KS ha deciso di unirsi agli altri della compagnia che si son guastati e quindi ero in giro con la sella molleggiata; molto comoda ma per niente efficace.
Non è che son diventato egocentrico e vi racconto solo di me, solo che i siluri là davanti quando si fermavano ad apettarmi poi mi riperdevano subito e quindi posso solo raccontarvi il mio calvario.
Fortunatamente a questo povero cristo dopo le prime rampe si sono bibblicamente aggiunti i due ladroni nelle persone di Sergio e Tintore e ci siam tenuti compagnia.
Comunque a mezzogiorno eravamo arrivati anche noi in cima.
Credo, anzi son sicuro che tutti abbiam fatto fatica su questa Salitona con la s maiuscola e spero che i più in gamba non abbiano preso qualche malanno mentre ci aspettavano in cima a un pizzoccolo piuttosto freddino.
La giornata poco limpida comunque non ha cosentito grandi scatti con le fotocamere e il freddo ha fatto si che dopo un panino e una sorsata d'acqua ci si sia precipitati in discesa.
Me la aspettavo diversa.
Pensavo a una cosa tipo tremalzo ma invece abbiamo bruciato alla svelta metà del dislivello su una velocissima, ma non semplice proprio per la velocità, sterrata mentre quando ci siamo inoltrati nel trialistico sottobosco abbiamo dovuto far spesso i conti con un fondo sporchissimo di rami spezzati che intralciavano e foglie che nascondevano un fondo di pietre smosse.
Poco divertente, tipo guidar sulle uova al buio, senza fari e ubriachi e proprio qui Sergio si è giocato un raggio della ruota posteriore ma poco male.
Arrivati verso le 14 sull'asfalto invece è la volta di Paolo che si accorge di aver bruciato completamente le pastiglie del freno posteriore e se non altro ha svelato a cosa era dovuto quella puzza di freni che avevamo sentito poco prima nel bosco.
A quel punto secondo le tracce che attraverso i gps di Tintore e di Daniela (un grande grazie a tutti e due che ci hanno scorrazzato senza fallire un colpo per tutto il giro, soprattutto in discesa) ci dicevano che risalendo ancora un attimo ci saremmo trovati a percorre un toboga da urlo in discesa.
Ovviamente Paolo col solo freno anteriore non se lo poteva permettere e a malincuore insieme a Daniela si è diretto in discesa su strada a godersi un Gelato sul Lungolago, mentre noi....
Anzi. prima il terzo guasto di giornata.
Stò pedalando in semi scioltezza su una mezza salita asfaltata quando mentre scalo un pignone il cabio il deragliatotre decide di seguire la catena e aggrovigliarsi sul forcellinoper incastrarsi nei raggi della ruota quando lka catena si blocca.
Immaginate il deragliatore con la catena in posizione assurda che invece di scender dal mozzo ruota sale, ribaltato totalmente al contrario.
La scena è apocalittica, tutto sembra perduto e invece facendo girare al contrario la ruota, il tutto si disincastra, il forcellino risulta storto ma non rotto e la catena sembra non aver subito danni.
Mistero della fede, dopo aver dato in mano la situazione a Gilio, lui raddrizza alla buona il tutto e io con un certo patema d'animo pedalerò senza problemi fino alla auto.
torniamo al percorso.
Io personalmente ho trovato giustificazione alla bici da 14KG. alle ruote artigliate da 2.4 Pollici e ai maledetti pedali flat.
Una serie di stretti tornantini e controtornantini tipo cavatappi a Lagunaseca su sentiero sdruciolevolissimo in costante e forte pendenza.
Ebbene si.
Roba da leccarsi le ruote.
Dalla fine del toboga, due pedalate sulla statale e siamo arrivati al parcheggio dove avevamo le auto.
Le facce erano soddisfatte e stanche mentre si caricavano le bici in auto e ci si salutava.
Personalmente penso che lo rifarò perchè quella salita mi ha fatto troppo patire, ma fra un bel pò di tempo.
ciao a tutti
______
______
Mù7
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Messaggio Re: Il Pizzoccolo "Selvatico"
Eravamo in otto alle 7.30 a brescia est e siccome il prezzo della benza non ci spaventa con cinque auto.
Va beh!
Soprassediamo sul lato poco ecologico delle auto e diciamo che alle 8.15 circa Daniela, Paolo, Gilio, Elio, Andrea, Sergio, Tintore e io siam partiti in sella da Salò verso Toscolano Maderno.
Non sò se conoscete tutti i partecipanti ma io ho capito subito chi avrebbe fatto da fanalino di coda in salita.
Ma neanche fanalino, proprio il triangolo di fermo per guasto.
La salita verso il Pizzoccolo è stata veramente tosta e come qualcuno mi ha fatto notare non era proprio il giorno giusto per provare i pedali flat ma ormai cosa ci dovevo fare?
Poi manca che il mio KS ha deciso di unirsi agli altri della compagnia che si son guastati e quindi ero in giro con la sella molleggiata; molto comoda ma per niente efficace.
Non è che son diventato egocentrico e vi racconto solo di me, solo che i siluri là davanti quando si fermavano ad apettarmi poi mi riperdevano subito e quindi posso solo raccontarvi il mio calvario.
Fortunatamente a questo povero cristo dopo le prime rampe si sono bibblicamente aggiunti i due ladroni nelle persone di Sergio e Tintore e ci siam tenuti compagnia.
Comunque a mezzogiorno eravamo arrivati anche noi in cima.
Credo, anzi son sicuro che tutti abbiam fatto fatica su questa Salitona con la s maiuscola e spero che i più in gamba non abbiano preso qualche malanno mentre ci aspettavano in cima a un pizzoccolo piuttosto freddino.
La giornata poco limpida comunque non ha cosentito grandi scatti con le fotocamere e il freddo ha fatto si che dopo un panino e una sorsata d'acqua ci si sia precipitati in discesa.
Me la aspettavo diversa.
Pensavo a una cosa tipo tremalzo ma invece abbiamo bruciato alla svelta metà del dislivello su una velocissima, ma non semplice proprio per la velocità, sterrata mentre quando ci siamo inoltrati nel trialistico sottobosco abbiamo dovuto far spesso i conti con un fondo sporchissimo di rami spezzati che intralciavano e foglie che nascondevano un fondo di pietre smosse.
Poco divertente, tipo guidar sulle uova al buio, senza fari e ubriachi e proprio qui Sergio si è giocato un raggio della ruota posteriore ma poco male.
Arrivati verso le 14 sull'asfalto invece è la volta di Paolo che si accorge di aver bruciato completamente le pastiglie del freno posteriore e se non altro ha svelato a cosa era dovuto quella puzza di freni che avevamo sentito poco prima nel bosco.
A quel punto secondo le tracce che attraverso i gps di Tintore e di Daniela (un grande grazie a tutti e due che ci hanno scorrazzato senza fallire un colpo per tutto il giro, soprattutto in discesa) ci dicevano che risalendo ancora un attimo ci saremmo trovati a percorre un toboga da urlo in discesa.
Ovviamente Paolo col solo freno anteriore non se lo poteva permettere e a malincuore insieme a Daniela si è diretto in discesa su strada a godersi un Gelato sul Lungolago, mentre noi....
Anzi. prima il terzo guasto di giornata.
Stò pedalando in semi scioltezza su una mezza salita asfaltata quando mentre scalo un pignone il cabio il deragliatotre decide di seguire la catena e aggrovigliarsi sul forcellinoper incastrarsi nei raggi della ruota quando lka catena si blocca.
Immaginate il deragliatore con la catena in posizione assurda che invece di scender dal mozzo ruota sale, ribaltato totalmente al contrario.
La scena è apocalittica, tutto sembra perduto e invece facendo girare al contrario la ruota, il tutto si disincastra, il forcellino risulta storto ma non rotto e la catena sembra non aver subito danni.
Mistero della fede, dopo aver dato in mano la situazione a Gilio, lui raddrizza alla buona il tutto e io con un certo patema d'animo pedalerò senza problemi fino alla auto.
torniamo al percorso.
Io personalmente ho trovato giustificazione alla bici da 14KG. alle ruote artigliate da 2.4 Pollici e ai maledetti pedali flat.
Una serie di stretti tornantini e controtornantini tipo cavatappi a Lagunaseca su sentiero sdruciolevolissimo in costante e forte pendenza.
Ebbene si.
Roba da leccarsi le ruote.
Dalla fine del toboga, due pedalate sulla statale e siamo arrivati al parcheggio dove avevamo le auto.
Le facce erano soddisfatte e stanche mentre si caricavano le bici in auto e ci si salutava.
Personalmente penso che lo rifarò perchè quella salita mi ha fatto troppo patire, ma fra un bel pò di tempo.
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Ultima modifica di zio il lun 18 apr 2011, 10:53, modificato 1 volta in totale.
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- marchese
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Re: Domenica 17 Aprile
ok x il copia incolla "zio", un pochino abbondante...
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- re
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Re: Domenica 17 Aprile
Quando incomincio a fare casino non mi fermo più .Scusate.
Stasera spero di allegare il mio resoconto fotografico.
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Re: Domenica 17 Aprile
Da quello postato da Mù voi siete saliti da Toscolano Maderno., quindi dalla strada più difficile.
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- re
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Re: Domenica 17 Aprile
Esatto! a noi le cose facili non vengono!Salukkio ha scritto:Da quello postato da Mù voi siete saliti da Toscolano Maderno., quindi dalla strada più difficile.
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Re: Domenica 17 Aprile
Rifatto oggi ma in modo diverso,
diversa la salita ma sopratutto diversa la discesa, stavolta molto bella!
http://www.facebook.com/media/set/fbx/? ... 4933f9f0d..
_________________
Dimmi con che bici vai, ti dirò chi sei!
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Re: Domenica 17 Aprile
Siete saliti da sopra Salò ??
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- re
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Re: Domenica 17 Aprile
Da Gardone, dalla strada che porta al Vittoriale,Salukkio ha scritto:Siete saliti da sopra Salò ??
forse magari la salita è più accativante da Toscolano (quella che abbiamo fatto Domenica 17) perchè questa da Gardone c'è un pò più d'asfalto,
ma poi la discesa non c'è paragone ....
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