coppolag73 ha scritto:E' stato un onore potervi consocere tutti, dare un volto ai nick name e stringervi la mano, in FB ho raccontato la mia pedalata con alcuni di voi:
Cosa mi fa percorrere 400 km per incontrare bikers a cena, per poi pedalare con loro il giorno seguente? Cosa mi spinge a svegliarmi alle 5 di domenica per pedalare in altra regione? Sono le domande che ultimamente mi rivolgono i bikers che conosco e incontro. Era maggio, quando mi aggregai al primo gruppo di bikers, quello delle Ruotegrasse. Da allora un continuo concatenarsi di eventi, fino ad oggi, in cui vado a Bergamo, per incontrare il trio dei fondatori del gruppo e conoscere altri membri. Sono l’ospite d’onore. La pedalata prevede un giro turistico nella Bergamo alta e in quella bassa. Basta avvisare dell’uscita e con facilità stupefacente, ci si raduna in 12. Se penso alla mia fatica nel trovare compagnia nel pedalare, un po’ di invidia ce l’ho. Una cosa accomuna tutti, la volontà di fare un giro tranquillo e farmi da ciceroni in questa zona che non conosco, non vi è fretta né competizione. Mi stupisco che il gruppo rimanga unito, senza che ci sia, anche nel più esperto, la volontà di strafare e volare avanti, o l’insofferenza di un ritmo magari lento. Apprezzo l’aver preferito un giro, prevalentemente sull’asfalto, per accompagnarmi. Chiacchiero con vari componenti, incredibilmente il mio pensiero è il loro, ci si trova a parlare di emozioni e stati d’animo che la MTB ci dona. Discorsi che si intuiscono, ma mai affrontati a tu per tu.Un battito di gioia, di appagamento, di soddisfazione e scarico di tensioni, personali, ci porta al realizzare il divertimento. Il divertimento, non è, nel fare una discesa tecnica in sella, o oltrepassare un ostacolo con agilità e disinvoltura, il divertimento è uno stato d’animo, di pacifico benessere, è il pedalare sincrono con gli altri, è la condivisione , in quei km, di esperienze e conoscenze. Su questa tavolozza di emozioni, disegno la mia pedalata nella città di Bergamo. Scopro le mura con le sue porte, il suo centro storico, ben conservato. Si sale fino al vecchio acquedotto, fatto di vasi comunicanti, non più in uso, e che lungo il sentiero a tratti si può ancora scorgere. Giunti al Castello di S. Vigilio, un bimbo ci fa da sentinella, avvisando i bikers in arrivo, della nostra direzione presa. Rimane divertito dall’agilità acrobatica di un biker, non è il solo. Il gruppo a poco a poco si disgrega, con la stessa naturalezza con cui si è formato, così si torna alla base. Il pedalare dei solitari, è svuotato di queste emozioni, questo è il motivo che da le risposte cercate.
Grazie, la grandezza del vostro gruppo è stata farmi sentire una di voi, a cena e nell'uscita. Ho incontrato delle persone fantastiche!!!!
